Gianluca Urbinati
FERMO – “Un guerriero non può abbassare la testa, altrimenti perde di vista l’orizzonte dei suoi sogni”. La frase di Coelho si dipinge perfettamente ai colori di Gianluca Urbinati, il guerriero di Marotta. Il centrocampista, classe ’87, appartenente all’old guard canarina, nel campionato in corso ha collezionato ben 30 presenze condite da 2.251 minuti giocati, quasi al pari del suo collega di reparto Kevin Strootman (2.275′).
Un perno imprescindibile del centrocampo gialloblù, Urbinati, che, sulla scia dell’onore e del dovere, incarna il perfetto bushido dei samurai giapponesi. “Ringrazio tutti coloro che mi hanno rivolto attestati di stima per la stagione disputata – esordisce – ma le mie prestazioni non rappresentano affatto un punto di arrivo. Vorrei fare sempre meglio ed alzare la mia asticella, come fatto in questi 3 anni in cui, insieme ai miei compagni, abbiamo raggiunto finale playoff, promozione campionato e salvezza tra i professionisti. Il prossimo anno alzeremo ancora di più l’asticella. Siamo sempre in escalation (ride, ndr)!”.
“Lo scorso anno ho avuto qualche problemino fisico – prosegue – , quest’anno, invece, non ho avvertito alcun fastidio e quando si riesce a prendere la condizione va tutto per il verso giusto. Di questo ringrazio tutto lo staff tecnico e medico per avermi dato sempre l’opportunità di arrivare la domenica al 100%. Se dovessi trovare la ciliegina sulla torta mancante direi il gol. Nonostante qualche possibilità mi sia capitata tra le mani non sono riuscito a concretizzarla in mio favore, peccato”.
Il centrocampista canarino analizza l’ultimo match della regular season contro i cugini del Fano. “Sarà l’ultima partita di una stagione che ci ha visto raggiungere gli obiettivi prefissati e vogliamo chiuderla al meglio salutando i nostri tifosi con la vittoria. Un loro eventuale successo li metterebbe in salvo, ma questo non vuol dire che per noi non sia una gara importante. Anzi, una nostra eventuale sconfitta potrebbe farci piombare terzultimi e, alla luce di un campionato disputato in cui ci siamo barcamenati tra l’8^ e la 12^ posizione, non ci vogliamo assolutamente pensare. Siamo intenzionati a fare la partita che di solito giochiamo in casa, con grandissima voglia e determinazione, cercando di portare a casa tutta la posta in palio. Se poi sarà festa per entrambe le compagini, meglio per tutti, però la Fermana non ci sta assolutamente a passare come vittima sacrificale di turno. Non l’abbiamo mai fatta in questi 3 anni, figuriamoci se la facciamo proprio domenica”.
Il centrocampista dell’87 durante la conferenza stampa
“Sarebbe bellissimo salutare questo magnifico gruppo che quest’anno ha regalato grandissime emozioni, dinanzi ad un pubblico ed ad una città che ci sono sempre vicini -precisa -. Tra le mura amiche non abbiamo mai fatto mancare colpi di scena ed emozioni ai nostri tifosi: rimonta sulla Reggiana, sul Teramo, sulla FeralpiSalò, sulla capolista Padova; pareggi con squadre importanti come Pordenone, Vicenza, Triestina; vittorie con Sambenedettese, Mestre, Renate. Non dimentico che siamo una squadra che con le prime difficilmente ha perso i colpi: con la neopromossa in cadetteria Padova abbiamo rimediato due pareggi, con i leoni del Garda abbiamo conquistato 4 punti in due partite, con il Mestre ben 6″.
Urbinati chiama a raccolta il pubblico della Duomo: “Domenica speriamo che gli spalti siano gremiti di gialloblù. Ci farebbe molto piacere poter dare l’ultimo saluto stagionale a tutto il popolo canarino, agli ultras e a tutti i presenti in tribuna. Per noi sarebbe una giornata di festa ma anche motivo di vanto ed orgoglio”. Qualche rimpianto? Urbinati no ha dubbi: “No, perchè la squadra ha dato sempre tutto. Qualche punto perso per strada c’è stato, ma fa parte del percorso di crescita di una squadra che per molti undicesimi era alla prima esperienza in C. Nelle difficoltà questa squadra si è esaltata ed ha dato sempre prova di autorità. C’è grande soddisfazione per il traguardo raggiunto, per di più a due giornate dalla fine”.
Infine, il guerriero di Marotta rivolge un pensiero mellifluo ad dg canarino Conti. “Voglio ringraziare il nostro direttore Fabio Massimo Conti perchè 3 anni fa solo un folle poteva puntare su Urbinati retrocesso con il Castelfidardo, seppur con una discreta annata disputata alle spalle. Il direttore mi seguiva già da 2 anni ed ha avuto la forza e la follia di puntare su di me. In un mondo dove si compra tutto su internet, compresi i giocatori in base al loro curriculum, noi abbiamo un dirigente che prima di prendere un calciatore va in giro per i campi a visionarlo e valutarlo e di questo bisogna dargliene atto”.
Umberto Simoni, vertice della Fermana
In merito alla sfida contro il Fano, arrivano anche puntuali, come tipico in stagione, gli umori del presidente giallobù Umberto Simoni. In quanto ultima partita di stagione, il massimo dirigente societario traccia un consuntivo del suo mandato, spalmato in due anni, denso di risultati e ringraziamenti.
“Questi 2 anni di presidenza sono stati ricchi di gioia e soddisfazione: il primo anno si è chiuso con la promozione in Serie C con quattro giornate di anticipo; il secondo, il primo da professionisti, è terminato alla penultima giornata ancora in lotta per i playoff. Per ottenere questi risultati sono stati, almeno per me, anni di impegno e sacrificio. Devo ringraziare la famiglia Vecchiola e tutti gli altri sponsors, Conti ed Andreatini e tutti coloro che hanno collaborato; mister Destro con il suo staff e tutti i nostri giocatori che non mi stancherò mai di chiamarli magnifici; i tifosi, in particolare coloro che si sono sobbarcati le lunghissime trasferte e Solo Fermana. Infine, un grazie alla mia famiglia che mi è sempre stata vicina. La collaborazione con il sindaco Calcinaro e l’assessore Scarfini è stata ottima e li ringrazio per aver creduto in questa squadra come veicolo per far conoscere ed incrementare il turismo e l’economia della magnifica città di Fermo. Con il Fano dobbiamo giocare alla grande per chiudere il campionato a testa alta. Termino formulando i miei migliori auguri e un forte abbraccio al nostro dirigente Enrico Guidi (all’ospedale per un intervento,ndr) perchè ritorni presto tra di noi”.
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