“Se siamo così tanti oggi è perchè vogliamo bene a una persona che ha teso la mano a tutti”. Una folla ha riempito la Collegiata per salutare Vittorio Virgili. Una marea di affetto, stima, commozione, per l’imprenditore, scomparso sabato a 77 anni, che oltre a costruire una grande azienda è riuscito a farsi ben volere da tutti, nel suo paese, Sant’Elpidio a Mare, e nell’ambiente calzaturiero. Molti i volti noti dell’imprenditoria e della politica arrivati per le esequie. Tra i più conosciuti, il patron di Tod’s Diego Della Valle, la presidente di Assocalzaturifici Annarita Pilotti con il marito Graziano Cuccù, il presidente di Confindustria Fermo Giampietro Melchiorri e molti altri.
Stamattina è stata allestita la camera ardente nel calzaturificio di famiglia, alla frazione Luce, dove tanti dipendenti, colleghi ed amici sono arrivati per porgere cordoglio ai suoi cari, la moglie Giovanna e le tre figlie Monica, Roberta e Francesca. Nel pomeriggio il rito funebre nella chiesa del centro. Affettuoso il ricordo del parroco don Enzo Nicolini. “Di Vittorio ci rimane la semplicità, l’umiltà di un uomo che ha fatto la gavetta, ha costruito qualcosa di importante ma è rimasto sempre quello degli inizi, mantenendo i contatti con tutti. In questi anni l’ho conosciuto, sono nati attenzione e rispetto reciproco. Ricordo le sue battute a volte pungenti, ma soprattutto lo ricordo come un amico sincero. Appena qualche mese fa, girando le case per le benedizioni, parlavo con una signora che mi diceva di lavorare da Vittorio. Se non ci fosse stato lui come avremmo fatto? Chi ci avrebbe aiutato a pagare il mutuo della casa? Quanti mi hanno parlato di Virgili in questa dimensione, l’uomo che ha teso la mano a tutti. Questo è ciò che conta davvero. Per questo oggi siamo in tanti. In lui abbiamo trovato un amore vero e semplice”.
Cerimonia funebre con tanto di fuori programma, un blackout di corrente che per alcuni minuti ha fatto saltare l’illuminazione e costretto a proseguire senza microfoni. “Vittorio si starà facendo una risata” ha sdrammatizzato il parroco. Al termine un altro aneddoto da parte del sacerdote: “Ogni anno realizziamo un calendario parrocchiale. Nel 2000 chiesi ad alcuni fedeli un piccolo aiuto per sostenere le spese. Da allora Vittorio lasciava ogni anno al bar una busta con la sua offerta. Quest’anno sapevo che stava male, mi è capitato di passare nella sua azienda e l’ho trovato seduto, appena mi ha visto mi ha chiesto: quest’anno il calendario non lo fai? E ha tirato fuori una banconota ripiegata, chissà da quando tempo l’aveva preparata”.
Al termine, un lungo applauso all’uscita del feretro in piazza Matteotti prima del corteo funebre verso il cimitero. Anche la pagina Facebook del calzaturificio Vittorio Virgili ha onorato il suo fondatore, pubblicando nella serata di ieri un’immagine dell’imprenditore ed una semplice scritta: grazie.
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