Le icone di Vivianne Bou Kheir dedicate ai Misteri del Rosario in mostra nella Cattedrale

FERMO - La mostra, allestita sulla navata sinistra del Duomo, rimarrà aperta fino alla fine del mese mariano (31 maggio)

Daniela Simoni

Musica e pittura sacra in una cornice intensamente suggestiva: si è tenuta venerdì 4 maggio nel Duomo di Fermo l’inaugurazione della mostra dell’artista di origine libanese Vivianne Bou Kheir dedicata ai Misteri del Rosario, con interventi musicali di Guido Alici e canti di Annarosa Agostini. Alla cerimonia, coordinata da Mons. Lusek, canonico e rettore della Cattedrale, ha presenziato l’Arcivescovo Rocco Pennacchio, che ha avuto parole di grande apprezzamento per il valore spirituale oltre che artistico delle raffinate icone esposte, auspicando che possano essere oggetto di riflessione nel corso della recita del Rosario che si tiene tutte le sere in Cattedrale. Era presente anche l’Arcivescovo Emerito Luigi Conti che, prima della chiusura a causa del terremoto, aveva incoraggiato Vivianne a realizzare questa serie di tavole a soggetto sacro per una mostra in Duomo.

Il sindaco Calcinaro ha sottolineato l’eccezionalità dell’evento, la prima mostra accolta nella Cattedrale della città e ha auspicato che in futuro ci siano altre occasioni espositive interpretandole come un modo per i cittadini di Fermo di “riappropriarsi” della chiesa metropolitana dopo il vulnus del terremoto. La storica e critica d’arte Daniela Simoni ha evidenziato come per la realizzazione delle icone Vivianne Bou Kheir abbia compiuto una ricerca filologica riguardo la scelta dei materiali, l’iconografia tradizionale e la ritualità propria dei monaci medievali. La particolare cifra stilistica delle raffinate icone deriva dal percorso esistenziale ed artistico dell’autrice, un ponte tra medioriente e Italia: nelle sue tavole dedicate ai Misteri si colgono suggestioni bizantine ma anche del prezioso decorativismo simbolico di Klimt o della dimensione onirica di Chagall.

“Le venti icone dedicate ai Misteri del Rosario da Vivianne Bou Kheir – ha detto la Simoni- mantengono intatta l’aura mistica, l’intensità spirituale, il valore salvifico che la pratica del Rosario ha nella fede cattolica”. In mostra anche il palio realizzato per la città di Fermo dall’artista nel 2013, raffigurante la Vergine con il manto bianco, i cavalli stilizzati, il rosone del Duomo e le colline fermane dipinte con i colori terrosi che ricordano il Libano.
Al termine Vivianne Bou Kher ha raccontato il percorso interiore che l’ha portata alla realizzazione delle icone e ha ringraziato la città di Fermo, dove vive da tanti anni, per averla accolta sul piano umano e su quello artistico. La mostra, allestita sulla navata sinistra del Duomo, rimarrà aperta fino alla fine del mese mariano (31 maggio).


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