MONTEGRANARO – Irrefrenabili i rumors e le curiosità che ruotano intorno alla squadra di basket che ha rappresentato, più che egregiamente, l’intero territorio fermano nella serie A2. La XL Extralight infatti non solo ha attirato l’attenzione nel girone Est, dove da neo promossa ha dato del filo da torcere alle avversarie più altisonanti nella regular season, ma ha saputo far parlare di sé anche a ponente, battendo Biella nella prima fase dei playoff, favorita sulla carta in quanto arrivata un gradino più in alto (quarta) in classifica nel girone occidentale.
La sconfitta di domenica contro Trieste è stata amara solo a metà, perché ha reso consapevole il pubblico sportivo di una realtà in crescita meritevole di vivo interesse (leggi il nostro articolo). Forse è proprio per questo che gli entusiasmi sono ancora vivi e fanno positivamente pensare ad un nuovo capitolo di storia del basket da scrivere, quello della stagione ventura.
Forse è proprio per questo che si iniziano a fare pronostici e supposizioni, sul futuro della Poderosa. Congetture frutto di mero chiacchiericcio? Non sarà forse troppo esagerato e prematuro chiedersi “chi se ne andrà” e “chi arriverà” dopo appena un giorno dall’ultimo match al PalaSavelli?
Beh, in termini legali si potrebbe dire che il mero sospetto non costituisce prova indiziaria, e che l’indizio diviene prova solo se grave, preciso e concordante; ma, visto che ci si trova in un palazzetto e non in un aula di tribunale, la gente vede e, di conseguenza, la stessa gente, mormora.
Vero è che alcune circostanze, di fatto, hanno alimentato legittimi presentimenti. In primis sono stati fatti avvistamenti di spessore al palazzetto di Porto San Giorgio nelle ultime settimane: in molti si sono stupiti e dati di gomito nel vedere Cesare Pancotto, sangiorgese doc, classe 1955, ex playmaker nonché attuale allenatore di pallacanestro, eletto migliore dell’anno nel 2006 e nel 2016. “Grande mossa di cuore e di marketing che potrebbe far leva sulla emotività territoriale” ha sussurrato qualcuno.
Coach Gabriele Ceccarelli
Anche Giancarlo Sacco, che alla guida di Pesaro negli anni ’80 ebbe come collega avversario l’americano Dan Peterson durante i playoff contro la Milano di Meneghin, si è affacciato a vedere la XL Extralight. Ma si sa, che altri allenatori vengano a ‘studiare’ altre squadre, ci può stare.
I più maliziosi hanno voluto dare peso anche alla visita di Giacomo Galanda che, recatosi al PalaSavelli per incitare i suoi conterranei della Gsa Udine, potrebbe aver colto l’occasione per raccogliere informazioni e fare da referente a chissà chi e chissà dove.
Infine vi sono state le lacrime trattenute a fatica da coach Gabriele Ceccarelli, che ha ringraziato tutti (ma proprio tutti) nell’ultimo appuntamento di stagione di sala stampa, dopo aver fatto raggiungere in tempo record risultati insperati ad una squadra variegata, fatta di veterani e di matricole. Le sue parole, dette a singhiozzo seduto al centro del suo staff, hanno commosso anche i più algidi, come capita a chi assiste ad un addio con tanto di fazzoletto bianco al vento.
Riccardo e Ronny Bigioni
Conclusioni affrettate? Può darsi. Anche perché in casa Poderosa è in programma una festa di saluto alla fortunata stagione 2017/18, con tutti gli sponsor che hanno sostenuto concretamente le imprese dei cestisti: sarà occasione per fare bilanci, per unire le forze (oltre che i portafogli) e valutare le migliori soluzioni possibili per proseguire questo brillante ed inaspettato percorso appena concluso.
Nessuno di coloro che conta a livello societario, infatti, si è finora esposto. Si è però ribadito un concetto importante e che lascia ben sperare per l’avvenire: si vuole investire sui giovani. La famiglia Bigioni e tutti i loro collaboratori infatti sono dell’idea che la migliore soluzione per una lunga vita della Poderosa sia proprio la crescita del vivaio, una vera e propria coltivazione di giovani talenti a filiera corta (come dire dal produttore al consumatore), cioè per far sì che il salto dalla scuola basket al parquet del Palasavelli sia breve e carico di attaccamento ai colori gialloblù. Per realizzare un progetto ambizioso come questo ci si dovrà avvalere del meglio, e pare che la scelta del responsabile giovanile stia ricadendo sull’esperto Andrea Zanchi (ex coach dell’Assigeco Piacenza), a cui non dispiacerebbe lavorare in un territorio che ha dato i natali alla moglie.
Quindi è di certo ancora presto per dire i nomi di eventuali (sotto la spinta del condizionale) volti nuovi in panchina o sul campo. Quello che di sicuro si augurano tutti è un palazzetto gremito, popolato da un pubblico delle grandi occasioni tutte le domeniche in cui si giochi in casa, a Porto San Giorgio, perché, come hanno sempre sostenuto a chiare lettere i giocatori: “siamo in sei in campo quando sentiamo i cori dei nostri tifosi!”
Silvia Remoli
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