di Pierpaolo Pierleoni
Temi locali e nazionali che si incrociano. La difesa della costa, problema centrale per Porto Sant’Elpidio, e quello della direttiva Bolkenstein, che da anni agita i sonni degli operatori balneari italiani. E’ arrivato oggi pomeriggio al Caffè Aragno, per sostenere la corsa a sindaco di Giorgio Marcotulli, il parlamentare di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza. Ad ascoltarlo, oltre a sostenitori e candidati del centrodestra, anche alcuni operatori balneari.
Ad aprire gli interventi Andrea Putzu, sottolineando che “Carlo Fidanza è stato tra i pochi a battersi contro la Bolkenstein in Parlamento europeo ed ora, appena eletto alla Camera, ha presentato una proposta di legge per superare il rischio del mancato rinnovo delle concessioni balneari”.
“La presenza di Fidanza – ha aggiunto il candidato sindaco Marcotulli – testimonia come la politica possa essere un concreto elemento di aiuto alle problematiche locali. Porto Sant’Elpidio cerca di proporsi come località turistica, ma l’indisponibilità della spiaggia, danneggiata dall’erosione, non ci permette di offrire un prodotto adeguato e competitivo. In questi anni si sono gettati via tanti soldi con lavori sbagliati. Qualche settimana fa abbiamo dovuto sobbarcarci un altro mutuo per i 180.000 euro di scogliere radenti, che per burocrazia o incapacità la Regione non ha ancora stanziato. Vanno cambiati metodi e solo con la buona politica daremo un’opportunità alla città”.
Dopo i saluti del consigliere regionale Elena Leonardi, tocca al parlamentare, che denuncia “posizioni sempre troppo sfuggenti ed ambigue da parte della politica sul tema dei balneari, eppure parliamo di 30.000 imprese, 100.000 addetti più l’indotto”.
Fidanza chiama alla prova del nove il nascente governo Lega-5 stelle. “Vediamo se passerà la linea del centrodestra, di cui si dovrebbe far garante la Lega, o quella del Movimento 5 stelle, che sui balneari è intenzionato a lasciarli nell’impasse dell’Europa. La mia proposta di legge, firmata anche dalla leader Giorgia Meloni, dal vostro rappresentante territoriale alla Camera Francesco Acquaroli e da altri colleghi, è molto semplice. Altri Paesi europei hanno normato le concessioni demaniali con estensioni molto lunghe. Lo hanno fatto Croazia, Grecia e anche Spagna, che ha la situazione più simile alla nostra. In nessun caso l’Unione europea ha avuto da ridire o aperto procedure d’infrazione. Serve quindi cambiare le leggi statali per tutelare i nostri imprenditori. Non propongo altro che adottare il modello spagnolo, cioè estendere di 75 anni le concessioni balneari già esistenti. Per quelle future, invece, si svolgeranno procedure di evidenza pubblica e, a discrezione dei Comuni, si potrà stabilire una durata tra i 20 ed i 30 anni. Questo metterebbe al riparo i nostri balneari dal rischio che nel 2020 le concessioni di spiaggia vadano all’asta, con migliaia di famiglie che rischierebbero di perdere gli investimenti di una vita. Aspettiamo al varco il nuovo governo. Se c’è la volontà politica, si approva in poche settimane la legge e si va a Bruxelles a difenderla”.
Altro tema, con cui Fidanza si collega al problema erosione, “è l’esigenza di scorporare dal patto di stabilità tutti gli investimenti per difendere il territorio e quindi l’incolumità dei cittadini. Vale per il terremoto, per il dissesto idrogeologico ed anche per la difesa della costa”. Infine, dal parlamentare parole di apprezzamento verso Giorgio Marcotulli. “E’ un giovane, ma certo non un candidato improvvisato, ha fatto esperienza politica, è preparato ed è il cavallo giusto per interpretare la voglia di cambiamento. Noi gli garantiremo un supporto costante ai livelli superiori di governo”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati