Dall’omicidio Marchionni alla rete
di aiuto per le donne,
la commissione Pari Opportunità:
“Serve lavorare sulla cultura”

FERMO - Seduta aperta nella sede della Provincia alla presenza della presidente Antonella Orazietti, dei membri della Commissione e di rappresentanti di vari Comuni del Fermano

di Andrea Braconi

Un incontro necessario alla luce degli ultimi avvenimenti, in particolare l’omicidio di Silvana Marchionni. Lo ha ribadito Antonella Orazietti, presidente della Commissione permanente per le Pari Opportunità della Provincia di Fermo, in occasione di una seduta aperta tenutasi proprio nella sede dell’ente provinciale.

“È un fatto drammatico – ha ribadito – che ci fa capire come sia importante intervenire sull’aspetto culturale nell’ambito della realtà femminile, rafforzando ancora di più la rete che esiste sul territorio. Quello che è accaduto a Porto Sant’Elpidio ci dimostrano che qualcosa abbiamo sbagliato, ma che la strada per lavorare insieme è aperta”.

Ex vice presidente della precedente Commissione ed ex presidente della corrispettiva Commissione del Comune di Porto Sant’Elpidio, la Orazietti, che lavora nella Polizia di Stato, ha voluto presentare la sua squadra: Maria Grazia D’Angelo, vice presidente, avvocato e assessore del Comune di Pedaso; Tunia Gentili, avvocato e collaboratrice di un’agenzia tecnica legata al Ministero del Lavoro; Maria Gabriella Caliandro, avvocato, impegnata sia nell’associazionismo che nella Cgil, oltre che referente per l’Arcigay; Cristian Falzolgher, consigliere delegato della Provincia di Fermo; Laura Gaspari, responsabile dei centri antiviolenza e referente per l’associazione On The Road; Alessandra Cognigni, avvocato.

“Vorrei che ognuna di noi diventasse un punto di riferimento – ha evidenziato la presidente alle rappresentanti dei Comuni presenti in sala (tra questi Fermo, Porto San Giorgio, Grottazzolina, Pedaso, Montegranaro e Sant’Elpidio a Mare) -. Questa commissione è di un certo livello, persone che lavorano da tanti anni nel settore delle politiche di genere e non solo. E il tipo di attività che vorremmo portare avanti è riferito anche a tutti quei soggetti che scontano situazioni di disagio, quindi poveri, minori, stranieri ed altri ancora”.

Nel ribadire come l’obiettivo sia dare continuità alle politiche portate avanti dalla precedente Commissione provinciale, la Orazietti ha fatto costante riferimento al protocollo siglato con la Prefettura di Fermo. “Tre giorni fa sono entrate tre scuole, ma dobbiamo incrementare il lavoro di questa rete, cercando il modo per allargarla e farla funzionare sempre di più. I linguaggi sono importanti, quindi si lavorerà anche sulla condivisione delle esperienze per capire come ogni settore lavora. Come Commissione ci aspettiamo che troviate il modo di collaborare, confrontandoci. Non disperdiamo le energie e le risorse che ci sono. E aiutateci soprattutto a creare una mappa del territorio. Le Commissioni pari opportunità sono presenti solo in pochi Comuni, come Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio e Amandola. In molti non ci sono neanche i consiglieri delegati. Per questo noi dovremmo essere un faro ed un punto di riferimento per tutto il territorio”.

Presente all’incontro anche Meri Marziali (“Una figura che per noi è stata una luce in tanti momenti importanti” ha sottolineato la presidente della Commissione provinciale). “Auguro un buon lavoro a tutta la Commissione – ha affermato la stessa Marziali -. e sono certa che insieme potremo lavorare proficuamente per le donne”.

“Siamo all’inizio di un percorso – ha voluto precisare la Gaspari -. Dobbiamo continuare ad invitare le donne a rivolgersi al centro antiviolenza: noi diamo informazioni e cerchiamo di dare un supporto a 360 gradi alle donne. Rispetto a due anni fa la situazione è diversa. La casa rifugio nel Fermano è stata aperta lo scorso anno, ci sono fondi per tirocini professionalizzati, esistono contributi per donne che escono da situazioni di violenza: insomma, delle azioni si stanno facendo e sempre in maniera maggiore. Il problema è il sottobosco culturale. Queste donne, come comunità nella sua interezza, non siamo ancora in grado davvero di sostenerle ed accompagnarle. E su questo la formazione è l’elemento imprescindibile per costruire una rete che funzioni davvero. Come cittadini ci dobbiamo fare portavoce dei messaggi di queste donne e prendere posizione quando serve, senza lasciar correre o sminuire”.

A portare i saluti della presidente della Provincia Moira Canigola, il consigliere Falzolgher, che ha ringraziato per la partecipazione le donne presenti, invitandole a proseguire lungo il percorso intrapreso a livello territoriale.

 


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