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”Sport e disabilità”, nessuna barriera
rappresentata dall’handicap

SPORT & SOCIALE - Membri dell'Aiac e della Figc, al fianco di personalità scolastiche ed istituzionali, hanno sviluppato il tema davanti ad una platea composta dagli studenti della scuola media "Ugo Betti". Al termine incontro di calcio a 5 tra gli sfortunati ragazzi della fattoria sociale e le scolaresche intervenute

La platea del Ricreatorio San Carlo durante la relazione del presidente provinciale Aiac, l’ex difensore con la carriera spalmata tra i professionisti di Serie A, B e C, Mirko Cudini

FERMO – Si è svolto questa mattina, all’interno della sala convegni del ricreatorio San Carlo, l’incontro organizzato dalla Fattoria Sociale Montepacini e dall’Aiac (Associazione Italiana Allenatori di Calcio) delle provincie di Fermo ed Ascoli Piceno sul tema “Calcio e Disabilità” (leggi il nostro articolo di presentazione).

A snocciolare la questione una densa platea di esperti nel merito, presentati da Gaia Capponi, a partire dall’ex difensore centrale professionista, Mirko Cudini, attuale presidente dell’Aiac Fermo – Ascoli Piceno, ed il vertice nazionale della stessa realtà onlus, Marcello Mancini. Con loro Alessandra Mosca, psicologa dello sport nonché la dirigente della scuola “Ugo Betti”, Anna Maria Isidori. La voce del Montepacini è stata incarnata da Francesco D’Addio, allenatore del Soccer Dream e da Marco Marchetti, portavoce della Fattoria. Dal mondo del calcio istituzionale ecco la presenza del delegato provinciale Figc, Giuseppe Malaspina. Da citare inoltre la partecipazione del vice commisario di Polizia, Sandro Serroni. 

Introdotte dal saluto portato dal sindaco Paolo Calcinaro, accompagnato dall’assessore allo sport Alberto Maria Scarfini, le esperienze portate alla ribalta nella mattinata dai relatori hanno messo in luce un messaggio pressoché convergente verso lo stesso obiettivo, ovviamente partendo dai singoli ambiti di competenza. Nella sintesi, dunque, lo sprono per riuscire a coinvolgere l‘interesse dei ragazzi disabili affinché pratichino attività fisiche, senza tener conto, nei limiti del possibile, delle differenze con gli standard atletici. Lo sport è dotato di valori, quindi è un ottimo insegnamento di vita al di la dell’handicap. In altre parole, la mission degli ospiti è stata quella di andare oltre i limiti e le barriere di uno mero stato fisico.

Al termine degli interventi spazio, e non poteva essere da meno, al cosiddetto calcio giocato, nello specifico a 5. Il Soccer Dream Montepacini e gli studenti della scuola “Ugo Betti” (molto interessanti e partecipi durante la parte descrittiva) hanno dato vita ad un match dove, al triplice fischio, non poteva non vincere la solidarietà e l’amicizia. In chiusura del bellissimo momento fatto di sport e sociale l’Aiac onlus ha elargito un contributo in denaro alla causa del Montepacini, associazione recentemente vittima di un furto ai locali della sede e quindi parzialmente indennizzata dalla generosità intervenuta dal mondo dello sport.

Paolo Gaudenzi

 

Fotogallery

Alcuni interventi dei relatori

Momenti della partita di calcio a 5 di fine mattinata

 


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