di Alessandro Giacopetti
Viale Trento a prova di pedone, per renderlo uno spazio da vivere a piedi, in bicicletta, persino a cavallo, e nel quale trovano spazio anche stand gastronomici e un palco per la musica. Per il terzo anno consecutivo l’arteria stradale di accesso al capoluogo da est ha cambiato aspetto, popolandosi di tanti fermani, e non solo, che hanno scelto di sfruttarla come luogo d’incontro e per lo “struscio”, fermandosi anche sulle molte postazioni presenti, alcune gestite dalle varie associazioni di volontariato della città.
Presenti anche spazi per le municipalizzate Asite, con informazioni sulle modalità di raccolta differenziata e Solgas, con una colonnina di ricarica per auto elettriche. Presto potrebbero esserne installate alcune in varie parti della città. Anche la Protezione Civile di Fermo ha allestito uno spazio in cui alcuni bambini hanno potuto imparare divertendosi l’attività svolta dai volontari, mostrando anche parte delle proprie attrezzature.
L’iniziativa è svolta in collaborazione tra gli assessorati al Commercio, alla Cultura, ai Servizi Sociali e all’Ambiente: “Ci sono più associazioni degli anni scorsi, nei circa 850 metri di percorso, all’inizio il gioco gonfiabile del calcio balilla umano, oltre al tennis.
La cittadinanza ha risposto alla grande e speriamo diventi un appuntamento fisso. Molti, tra cui i centri sociali, ci stanno chiedendo di portare questo format nei vari quartieri. C’è da dire che viale Trento, ha però, una sua connotazione, in quanto le due vie accanto permetto di distribuire bene la viabilità. C’è ancora l’idea di portarla in altre zone, come via Giammarco nel quartiere Santa Petronilla, grazie all’interessamento arrivato proprio dal quartiere. Dallo scorso anno c’è l’idea di portarlo anche a Santa Caterina, coinvolgendo viale Trieste”, conclude l’assessore al Commercio, Torresi.
“Il tratto di viale Trieste si presterebbe bene vista la presenza di una strada parallela su cui deviare il traffico – prosegue il sindaco Paolo Calcinaro, che parlando dell’Ecoday a viale Trento lo definisce – una conferma e un appuntamento vissuto, anche visto ciò che viale Trento rappresenta. E’ bello veder passeggiare persone dai tanti quartieri di Fermo. Bene l’allargamento ad altri quartieri ma non può essere un’idea calata dall’alto. Deve invece venire dalle associazioni”.
Ad aprire l’Ecoday prima di pranzo è stata contrada Fiorenza con sbandieratori e tamburini, mentre la chiesa di Sant’Antonio con le sue preziose vetrate decorate è rimasta aperta per essere visitata. Molti coloro che hanno sfruttato la giornata di chiusura al traffico fino all’ultimo, scegliendo di cenare sui tavoli allestiti a viale Trento, che nel giro di poche ore sarebbe tornata ad essere una delle principali arterie viarie del capoluogo e una delle vie più trafficate della città.
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