“Difendiamo la sanità pubblica”:
i sindacati protestano contro
l’esternalizzazione di infermieri e Oss

SANT'ELPIDIO A MARE - Sigle sindacali, sit-in davanti all'ospedale contro l'affidamento ad una cooperativa, da giugno a settembre, del personale infermieristico e sociosanitario, partecipa anche il sindaco Terrenzi: "Insieme a me avrebbero dovuto esserci gli altri sindaci"

“No all’esternalizzazione, difendiamo il servizio pubblico”. Le sigle sindacali si sono trovate tutte, stamattina davanti all’ospedale di Sant’Elpidio a Mare, per protestare contro la decisione dell’Asur di affidare per i prossimi 4 mesi ad una cooperativa privata i servizi infermieristici del reparto terapie intermedie, inaugurato un anno fa. Da giugno a settembre, infermieri ed Operatori sociosanitari che lavoravano a Sant’Elpidio a Mare verranno smistati a Fermo e in altre strutture dell’Area vasta 4. Una scelta dettata, a detta dell’Area vasta, dall’impossibilità, in caso contrario, di garantire le ferie estive al personale. Cgil, Cisl, Uil, Nursingup, Nursind, sigle e bandiere che sventolano per denunciare la gravità della situazione. “Siamo qui a difesa dell’assistenza pubblica – esordisce Roberto Lanfranco della Cgil – Si è avviato un percorso per esternalizzare i servizi di assistenza infermieristica e Oss. Abbiamo inoltrato lo stato di agitazione in Prefettura, vogliamo proseguire la nostra mobilitazione, questo è solo l’inizio. L’area vasta 4 è la più deficitaria a livello di personale”.
“I vertici della sanità non hanno accettato il confronto – denuncia Giuseppe Donati della Cisl – Abbiamo chiesto anche alla politica di prendere posizione. Questa esternalizzazione è la fotografia di una situazione gravissima, già da gennaio sollecitavamo l’azienda ad attingere dalla graduatoria Inrca per incrementare il personale. Arriviao al 14 maggio e ci annunciano l’intenzione di esternalizzare. Il personale infermieristico è sotto di 41 unità e ci sono 50.000 ore di straordinari che non verranno mai recuperate. La giunta regionale sta per varare la partnership con i privati. Il governatore Ceriscioli ha detto che l’unico aiuto che ci può dare è prendere altro personale dalle cooperative. Siamo qui per ribadire che per noi la risorsa è il servizio pubblico, quando il privato si prende fette intere di settori sociosanitari si accende la luce rossa”.
Ettore Tabarelli della Uil si chiede “cosa sia cambiato tra l’incontro del 14 maggio, in cui si è parlato del piano ferie, e quello di 8 giorni dopo con l’annuncio a sorpresa dell’esternalizzazione della struttura di Sant’Elpidio a Mare. Come mai si è aspettato fino a maggio per programmare le ferie? Chiederemo il ritiro della pianificazione estiva e saremo sempre a difesa dei lavoratori, mettermeo in atto tutte le iniziative possibili”.
Luca Agrillo del Nursingup, sindacato infermieri, rimarca “che non parliamo solo di Sant’Elpidio a Mare, ma di un problema di pianta organica, che non viene rivista da 20 anni. La sanità è fatta di persone che ci lavorano e mettono tutta la loro professionalità e dedizione. I colleghi hanno compreso i problemi dell’utenza e portato l’assistenza in questo presidio a livelli ottimali. Ora si esternalizza non garantendo più la continuità assistenziale. La sanità non è un pallottoliere”.

Tocca al sindaco di Sant’Elpidio a Mare Alessio Terrenzi, che puntualizza: “Mi hanno chiamato e ci sono, ma avrebbero dovuto esserci anche gli altri sindaci del Fermano, perchè i servizi sono per tutti. Tengo alla struttura che insiste nella nostra città, tengo soprattutto agli utenti. Noi amministratori locali non siamo stati coinvolti, sicuramente l’azienda avrà avuto le sue ragioni. Ho scritto una lettera al direttore d’area vasta Licio Livini, ci siamo sentiti e mi ha assicurato che l’esternalizzazione sarà solo stagionale, per garantire le ferie. Qui lavorano professionisti straordinari. Credo che qualcosa sia mancato sotto l’aspetto del confronto. Sono pronto a fungere da mediatore per cercare una soluzione, se c’è, e garantire il dialogo tra le parti”.


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