Giovedì 31 maggio il Laboratorio di Diagnostica per i Beni Culturali dell’Università di Camerino si trasferirà da Ascoli Piceno ad Amandola. Nella Collegiata (deposito territoriale dei Beni Culturali), dove sono custodite le opere, sotto la direzione del restauratore Luigi Pisani, verranno trasferite varie strumentazioni portatili che saranno utilizzate per effettuare indagini diagnostiche non invasive su tre tele.
I tecnici di Unicam utilizzeranno un sistema di Imaging Multispettrale che consentirà di indagare i dipinti mediante radiazione infrarossa ed ultravioletta, oltre che in luce diffusa, radente e trasmessa. Inoltre, verrà utilizzato un sistema XRF (fluorescenza di raggi X) che consente di analizzare chimicamente i pigmenti presenti sulle tele.
La giornata sarà aperta al pubblico (orari di accesso 11-13 e 15-17).
“Come avevamo già promesso – rimarca il sindaco Adolfo Marinangeli – il laboratorio di restauro sito nell’ex Collegiata in via indipendenza sarà a porte aperte per turisti ed appassionati di arte e di restauro. Nel frattempo nello stesso edificio stanno evolvendo velocemente anche i lavori di costruzione del Museo temporaneo delle opere d’arte della città di Amandola, messe in sicurezza dopo il sisma del 2016”.
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