di Andrea Braconi
I terremotati? Cornuti e mazziati. Cornuti perché il sisma li ha cacciati di casa. Mazziati perché non possono rientrare nelle loro case. Non usa mezzi termini Domenico Ciaffaroni, sindaco di Montefortino, nel replicare alle dichiarazioni di Legambiente e Cgil sulla loro contrarietà ad una sorta di condono edilizio nell’area del cratere (LEGGI QUI).
“Ma di quale condono stiamo parlando? – attacca Ciaffaroni – Chi ha fatto gli abusi, quelli veri, ha già avuto tutto condonato e da tempo, purtroppo. Ma i problemi di oggi che ci troviamo ad affrontare sono piccole difformità (ad esempio, un garage alto 20 centimetri di più) che bloccano le pratiche e fanno sì che un intera struttura non possa essere recuperata. Inoltre, abbiamo una scadenza che è il 30 giugno per quello che riguarda i danni lievi e pensa che ad oggi sono arrivate in Regione solo 8.000 richieste, mentre dovrebbero essere oltre 100.000. C’è chi non sa di cosa parla, quando invece bisognerebbe utilizzare il buon senso. Dopo tante battaglie, persino il Commissario ed il Governo hanno compreso le enormi difficoltà, ma qui da noi c’è chi continua ad insistere”.
Il rischio, ribadisce Ciaffaroni, è che la tendenza allo spopolamento si acuisca ancora di più. “Non capisco se qualcuno vuole veramente che si desertifichino i nostri paesi. Qui i numeri sono impietosi e c’è chi gioca sulla nostra pelle. Che la Cgil si occupasse invece di far rispettare i diritti dei lavoratori nei cantieri, della loro sicurezza e del fatto se vengono pagati adeguatamente. E che Legambiente pensi alle problematiche ambientali, quelle sì fondamentali per la sopravvivenza di questi luoghi. Nell’area montana ci sono sensibilità enormi, che vanno conciliate con un’ottima ricostruzione. Non dimentichiamo che ci sono ancora gli sfollati al mare e che manca poco per il secondo anniversario del primo terremoto che ha devastato il centro Italia”.
“No al condono edilizio nelle zone terremotate” Legambiente e Cgil scrivono ai senatori
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