In tanti oggi pomeriggio, intorno alle 19, si sono chiesti cosa fosse successo a Fermo, o magari nel circondario fermano tanto da giustificare la presenza di due eliambulanze sul cielo del capoluogo di provincia. E c’è anche chi, all’altezza dello stadio Recchioni, ha anche parcheggiato la propria auto, è sceso e si è diretto verso il terreno di gioco per capire qualcosa di più. Ebbene, nulla di grave, per fortuna.
L’eliambulanza delle Marche
Ma agli occhi dei più allenati, per così dire, nel riconoscere le eliambulanze marchigiane, non è sfuggito che una delle due non aveva né la forma né lo stesso colore, almeno nella parte inferiore, dell’elisoccorso marchigiano, che è completamente giallo, mentre quello atterrato a Fermo era giallo e rosso. Stiamo, infatti, parlando dell’elisoccorso de l’Aquila che ha trasferito a Fermo, per accordi e collaborazione tra reparti, tra ospedali, un paziente neurologico. In pratica l’eliambulanza abruzzese ha caricato a bordo il suo paziente all’ospedale di Sulmona per poi atterrare all’interno del Recchioni (con ogni probabilità perché la piazzola di atterraggio del Murri non è abilitata all’atterraggio di eliambulanze più grandi di quelle marchigiane, come nel caso di quella abruzzese). Una volta poggiatasi sul manto erboso dello stadio, il paziente è stato affidato alla Croce verde di Fermo che lo ha subito trasferito al nosocomio fermano. Sul posto anche una pattuglia della polizia municipale di Fermo a coadiuvare i sanitari e a controllare che gli accessi necessari al soccorso fossero liberi.
E proprio durante le delicate operazioni al Recchioni, sul cielo di Fermo è sfrecciato un altro elisoccorso, questa volta sì, quello marchigiano, di rientro da San Benedetto con direzione Ancona. Chi ha pensato, magari anche legittimamente, che qualcosa di grave fosse successo a Fermo o nella prima periferia, può tranquillizzarsi e tirare un sospiro di sollievo.
g.f.
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