La Città Medioevo 2018 si tufferà nel mondo di Boccaccio. Sarà infatti il Decameron il tema conduttore dell’edizione numero 26 della rievocazione storica di Sant’Elpidio a Mare, che anticipa di una settimana rispetto al canonico ultimo weekend di luglio e si articolerà in 4 serate, dal 19 al 22 luglio. “Una scelta – spiega la presidente dell’Ente Contesa Alessandra Gramigna – dettata dalla’intenzione di distanziare ancora di più Città Medioevo dalla Contesa del secchio, che come sempre si disputerà la seconda domenica di agosto. Sono due iniziative molto impegnative per contrade e delegazioni che fanno tutto questo per volontariato e dare qualche giorno di respiro in più tra i due eventi faciliterà un po’ lo sforzo organizzativo. Inoltre crediamo sia una collocazione temporale ancora più felice per intercettare turisti, che incidono per circa il 70% delle presenze”.
Sarà, dopo diversi anni, un ritorno ad una partecipazione plenaria alla manifestazione, con il rientro della contrada San Martino, dopo la recente accettazione, avvenuta ad aprile, delle modifiche statutarie richieste dall’Ente Contesa.
La consigliera delegata alle manifestazioni storiche, Manola Perticarini, rimarca come “la città sia pronta a tuffarsi di nuovo nel passato. E’ una manifestaizone a cui teniamo, dato che l’Amministrazione comunale l’ha riconosciuta nel proprio Statuto, come in passato aveva fatto per la Contesa. Parteciperanno a questa edizione tutte le realtà, un elemento fondamentale per fare che l’evento torni un momento di serenità, aggregazione, svago e allegria, per i visitatori e per i protagonisti. Convinti che il lavoro di squadra sia sempre la carta vincente, ci apprestiamo a vivere questa edizione, convinti che tener viva la collaborazione ci farà uscire vincitori”. “Le nostre manifestazioni storiche sono le uniche riconosciute nello Statuto comunale e l’Ente Contesa ci rappresenta da anni nel mondo – nota l’assessore alla cultura Gioia Corvaro – L’Amministrazione vuole quindi investire con convinzione in queste iniziative. Città Medioevo è nata come una sperimentazione ed è diventata un appuntamento ancor più rilevante della Contesa sul piano della ricerca storica e dell’impatto turistico, non a caso in quei giorni si registrano significative presenze nei b&b della città”.
Le ultime edizioni hanno fatto registrare un trend in sensibile crescita: “Abbiamo scelto temi semplici da tradurre nelle spettacolazioni – nota Gramigna – quest’anno abbiamo deciso di fare uno scatto ulteriore, inscenando il Decameron di Giovanni Boccaccio. E’ un’opera spartiacque della letteratura italiana, ma anche tra l’età medievale e quella rinascimentale, che è esattamente il periodo temporale in cui si colloca la nostra rievocazione. Un testo in cui si trattano tematiche laiche che andavano affermandosi nella prima metà del XIV secolo”.
Città Medioevo metterà quindi in scena, con la collaborazione di compagnie professionali, alcune tra le più celebri novelle del capolavoro di Boccaccio. A queste si affiancheranno le scene di vita medievale che da un quarto di secolo caratterizzano il centro storico elpidiense nei giorni della manifestazione. Si riproporranno inoltre le spettacolazioni di teatro di strada e gruppi armati. Altra conferma, visto l’apprezzamento del 2017, sarà la Piccola Città Medioevo, dedicata ai bambini, con due punti dedicati: il cortile di via Cunicchio, con gli animali del bosco, ed il teatro dei burattini medievali in Piazzale Mallio.
Quanto al ritorno della San Martino, una parte della porzione verde del centro storico sarà occupata dalle delegazioni di Santa Caterina e Santa Croce, dato che il rientro del cavallo rampante è stato deciso quando ormai la macchina organizzativa e la distribuzione degli spazi erano già stati in buona parte stabiliti. “La San Martino rientra comunque con un ruolo di rilievo – puntualizza Alessandra Gramigna – gli è stato assegnato l’allestimento del racconto principe del Decameron in piazza Matteotti, ovvero la partenza dei 10 ragazzi da Firenze a causa della peste, da cui parte l’opera. In alcuni spazi avranno anche il compito di raccontare proprio la diffusione della peste”.
Nelle aree di ciascuna delle altre tre contrade verranno messe in scena tre novelle. Alla conferenza di presentazione c’erano i vertici delle contrade storiche, i priori di Sant’Elpidio e San Giovanni Renzo Silla e Romano Moretti, i presidenti di San Giovanni, Santa Maria e San Martino Maide Bracciotti, Eleonora Valori e Massimo Agolini. “Non dimentichiamo le normative sulla sicurezza, che hanno richiesto un notevole impegno ulteriore”ha ricordato Bracciotti. “Nel nostro settore avremo percorsi obbligati, in cui il visitatore verrà accompagnato da un regista lungo l’itinerario, calandosi nei panni del protagonista della novella” preannuncia Elonora Valori.
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