Il Giardino d’Estate
Affondo della consigliera comunale Maria Lina Vitturini contro l’’amministrazione Loira. Sul tavolo alcune criticità che a detta dell’esponente civica rischiano di danneggiare l’immagine turistica della città. “Porto San Giorgio, perla dell’Adriatico –dice la Vitturini- i più ricorderanno l’epiteto con cui la nostra bella cittadina veniva appellata in passato. Non certo i più giovani. Perché in questo suo presente, cosa ha della perla Porto San Giorgio?” Inizia così l’intervento della consigliera. “Fingiamoci turisti e facciamoci un giro per le strade e i luoghi di una territorio che con l’arrivo dell’estate dovrebbe avere indossato già il suo vestito migliore. E allora, ecco il mare, ecco la storia.
Forse non molta storia, se il tratto verso monte delle mura medievali, con la passeggiata che unirebbe in un percorso lineare la rocca con la torre, versa in uno stato di tale precarietà da rendersi necessaria la chiusura. E allora poco ci resta da vedere della cinta medievale”. Passando alla “città bassa” i problemi restano. “La pavimentazione delle vie che costeggiano il viale della stazione, in quasi tutti gli attraversamenti pedonali, è compromessa, specie in via Mazzini: si parla di opere messe in posa poco più di un lustro fa –prosegue la Vitturini con occhio attento- per non parlare del Giardino d’astate, storico luogo di svago e socializzazione sangiorgese, ma chiuso. Manca ancora qualcuno che ne prenda la gestione, ci potrebbe esser risposto (i termini per presentare l’offerta scadono infatti il 13 giugno ndr). Ma la piazza è lì, è di tutti, senza poter esser goduta, senza che vengano fatti quei minimi interventi che ne permetterebbero l’apertura. Uno spazio chiuso e protetto per i più piccoli che gode pure di quell’ombreggiatura che la più vasta piazza Bambinopoli non consente”. E poi, per chiudere, la critica sullo stato della pubblica illuminazione nel tratto centro-nord del lungomare. “Pericoloso addirittura per i pedoni, senza contare i ciclisti che, trovandosi in difficoltà anche per la precarietà del manto stradale, non trovano soluzione migliore che invadere il marciapiede. All’estate vera e propria manca poco più di una settimana, la stagione ormai è iniziata e la città già è pronta a rincorrere”.
Sa. Ren.
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