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I sindacati rilanciano sullo sviluppo: “Basta perdere tempo, costituiamo l’Area Interna del Fermano”

FERMO - Venerdì 15 giugno alle ore 15.30 nella Sala della Croce Verde assemblea dei delegati Cgil, Cisl e Uil per continuare l'azione svolta in questi ultimi mesi

Con la crisi economico-produttiva che non accenna a chiudersi, le Parti Sociali e le Istituzioni non possono perdere tempo. Partono da questa considerazione Cgil, Cisl e Uil per annunciare dell’incontro che si terrà venerdì 15 giugno, a partire dalle ore 15.30 nella Sala della Croce Verde di Fermo.

“Bisogna continuare l’azione fin qui svolta – scrivono i segretari provinciali Di Cosmo, Cifani e Canali – e pretendere che i temi economici, del lavoro e del welfare territoriale, a partire dalla stato della sanità, tornino sul tavolo della contrattazione locale, della Regione e del Governo.

Lavoratori, pensionati, precari e disoccupati vogliono essere protagonisti, insieme al loro sindacato confederale, del rilancio economico, sociale e civile del territorio. Un territorio alle prese con uno storico ritardo: carenza di infrastrutture, bassa produttività, assenza di servizi alle imprese, oblio dei fattori competitivi delle imprese a partire dal Made in Italy, avvio di processi di aggregazione per superare lo storico dimensionamento delle aziende, nullità delle politiche attive del lavoro, investimenti in ricerca e sviluppo al lumicino.

A tali problematiche strutturali deve aggiungersi il livello di crisi di questi dieci anni e la caduta della domanda interna a causa della mancanza del lavoro, del propagarsi del lavoro povero, precario e sfruttato e, della caduta del potere d’acquisto dei salari.

Le strategie contenute nel dossier dell’Area di crisi complessa non sono sufficienti. Serve intervenire urgentemente sulla proroga degli ammortizzatori sociali per le piccole imprese; serve avviare un processo virtuoso con una decisa azione di governo che compete a Regione e Governo. Bisogna costituire l’Area Interna del Fermano e sollecitare la ricostruzione post-sisma. Sono necessari investimenti produttivi e nel welfare per rispondere alla domanda di maggior assistenza della parte più debole della popolazione.

Bisogna lavorare anche per un cambio di mentalità delle imprese attraverso la continuazione di un confronto che ha dato fin qui buoni risultati. Innovazione e produttività devono andare di pari passo con la definizione di un territorio avanzato nell’innovazione, nei servizi, nel sapere, nell’accoglienza e nell’inclusività.

Lo strumento per costruire le risposte opportune è la contrattazione, da potenziare e diffondere in un territorio che, oltre a quanto detto, soffre anche della debole rappresentatività della sua classe dirigente”.


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1 commento

  1. 1
    Gianluca Mecozzi il 14 Giugno 2018 alle 21:51

    W il made in Italy!!!! Pero’ servirebbe anche educazione civica dato che il 98% dei giovani indossa sneakers made in China

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