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L’amministrazione Loira nel mirino
dell’opposizione: “Dopo un anno
città ancora ferma al palo”

PORTO SAN GIORGIO - Un anno di amministrazione Loira visto dai banchi dell'opposizione. Critiche all'operato della giunta di centrosinistra dai quattro capigruppo in consiglio

 

di Sandro Renzi

Un anno di amministrazione Loira visto dai banchi dell’opposizione. Dodici mesi fa la rielezione al primo turno  dell’attuale sindaco alla guida di una coalizione di centrosinistra. Per la prima volta nella storia politica della città un’amministrazione centrava il bis. Tempo di bilanci, allora, seppur parziali, per chi ha tentato di offrire un’alternativa a Loira alle passate elezioni. Al microscopio dei quattro capigruppo finisce l’attività degli assessori e quella del sindaco. Critiche a tutto spettro all’operato dell’esecutivo.  Un giudizio, quello che accomuna i rappresentanti del centrodestra sull’amministrazione Loira, che non lascia spazio ad interpretazioni.

Pessimo governo della città” esordisce Carlo Del Vecchio (Fi). L’ex assessore parte dalla batosta elettorale subita dal Pd alle politiche di marzo per calarsi su Porto San Giorgio dove “le ripercussioni si sentono e si vedono. Magari non sulla tenuta della maggioranza ma sulla deludente attività amministrativa di quest’ultimo anno durante il quale nulla è cambiato”. Del Vecchio passa in rassegna i settori più critici. “Il piano del porto è fermo,  i lavori in viale dei Pini idem, il progetto di riqualificazione del lungomare lo aspettiamo da dicembre, turismo e commercio bloccati. Di lavori neanche l’ombra. Questa giunta pensa solo a fare cassa con i T-red e con il caos Tari che ha generato terrore tra i contribuenti. Si pensa invece a come sostenere lo Sprar, tema che mi trova distante anni luce”. Del Vecchio punta i riflettori pure sul piano regolatore. “Basta con le varianti -chiede l’esponente azzurro- occorre una rivisitazione completa dello strumento urbanistico per aiutare le famiglie e gli interventi di riqualificazione”.

Non lesina critiche neppure Fabio Bragagnolo, capogruppo del movimento 100% Civico. “L’amministrazione è la stessa di cinque anni fa, ma anche i problemi sono gli stessi. Se guardo a quello che è stato fatto in dodici mesi ho difficoltà a trovare qualcosa di importante per la città”. Un caso su tutti: il parco giochi a Pian della Noce. “Dovevano metterci mano da tempo ma i residenti stanno  ancora aspettando. La realtà dei fatti smentisce questa giunta su tutti i fronti. Manca una visione d’insieme e di lungo termine sul futuro di Porto San Giorgio. E pensare che stanno buttando al vento il vantaggio di poter contare sulla continuità”. Bragagnolo riconosce però al sindaco Loira una qualità. “Sa ascoltare ed affrontare o quanto meno interessarsi dei piccoli problemi che gli vengono sottoposti”.

Il Comune di Porto San Giorgio

 

Chi non fa sconti all’esecutivo è il capogruppo di Noi Sangiorgesi, Maria Lina Vitturini. “Loira ha vinto senza problemi un anno fa -dice- ma se andassimo a votare oggi tutto il centrosinistra uscirebbe sconfitto dalle urne. Il motivo: quello che hanno fatto, o meglio, quello che non hanno raggiunto in un anno di amministrazione. E se guardiamo ai cinque anni precedenti ci accorgeremmo subito che gran parte del lavoro portato a termine era frutto dell’operato e della programmazione fatta durante la giunta Agostini”. La consigliera civica va giù pesante. “Loira è stato “graziato” dalle spaccature del centrodestra ma tra quattro anni le cose cambieranno. Ci stiamo riorganizzando per essere compatti e tornare a governare la città”. Nel frattempo dura opposizione. La Vitturini passa in rassegna le “incompiute” e chiede lumi al sindaco. “Abbiamo perso l’ospedale e l’unico cinema presente in città, del porto non si sa nulla, l’ex cinema Excelsior giace lì fatiscente,  l’ex Silos non si vende e del progetto si rilancio del quartiere sud non se ne farà più niente. Che fine hanno fatto inoltre le barriere antirumore da collocare a ridosso della ferrovia?”. Capitolo accoglienza. Anche in questo caso piovono critiche. “Siamo a metà giugno e del programma delle manifestazioni estive non si sa nulla -tuona la consigliera comunale- arrivano i turisti e trovano il Giardino d’estate chiuso o il percorso intorno alle mura medievale inaccessibile. Così questa amministrazione pretende di fare turismo?”.

Anche Marco Marinangeli (Lega) giudica negativamente il lavoro della squadra di Loira. “Tanti proclami e lavori ordinari -dice Marinangeli- nulla che faccia pensare ad una ripartenza della città. Un dato su tutti: lo scorso anno le partite Iva a Porto San Giorgio hanno raggiunto il loro minimo storico. Soffrono i settori del commercio e del turismo. Assenti le opere pubbliche e quelle che ricordo sono il frutto di chi questa amministrazione l’ha preceduta”. Anche il legista Marinangeli torna a bomba sui progetti che Loira ha chiuso nel primo mandato. “Di fatto hanno tagliato il nastro di interventi programmati e in parte finanziati dalla presedente giunta Agostini: viale Cavallotti, campo sportivo a nord, tenso-strutura al centro don Bosco, il parco delle Canossiane, il marciapiede sul lungomare centro sud. Le uniche cose fatte sono state la pavimentazione di piazza Matteotti, vendendo il 49% della San Giorgio Energie, e piazza Bambinopoli che si sarebbe potuta realizzare a costo zero ricorrendo alla transazione con i privati”. L’ex candidato sindaco traccia la strada da seguire. “Per fare qualcosa oggi bisogna ricorrere allo strumento della opere compensative. E la giunta Loira non può non farlo dal momento che ha venduto i suoi gioielli di famiglia”.

Il Giardino d’Estate

 

 


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