Toccante manifestazione, con una grande partecipazione, quella svoltasi per la consegna ufficiale e la benedizione della Mitsubishi L200 D/C invite Dwo alla Protezione Civile cittadina. Una nuova vettura, donata da Emanuela Flamini, mamma dello scomparso Michael Bisconti.
Nella Chiesa di San Serafino, durante la santa messa, il Sindaco Ediana Mancini ha letto una lettera scritta dai volontari della Protezione Civile di Montegranaro, che con lo stesso Michael avevano condiviso tanti momenti nel gruppo comunale.
“Carissima Emanuela, tutti noi volontari della Protezione Civile di Montegranaro volevamo ringraziarti per il gesto di grande generosità che ci hai dimostrato, offrendoci l’opportunità di avere una nuova auto per compiere al meglio il nostro servizio di volontariato.
Sai bene che il tuo ‘vuoto’ è anche un po’ anche il nostro ‘vuoto’, purtroppo Michael non è più con noi fisicamente a fare servizi, a ridere, a far scherzi e mangiate notturne, ma la sua presenza si avverte ogni volta che indossiamo la nostra divisa, ogni volta che entriamo in sede, ogni volta che ci prepariamo a fare un servizio, ogni volta che stiamo insieme.
Lui arrivò da noi che era un ragazzino e lo abbiamo visto crescere e maturare, ci sentiamo con orgoglio non solo suoi compagni di viaggio ma anche un po’ costruttori del suo essere e tanto ne sei fiera ed orgogliosa tu, quanto noi.
Di lui mai potremmo dimenticare la sua disponibilità, la sua voglia di fare, di aiutare, di giocare e di divertirsi. Sai bene che per molti di noi Michael non era un solo compagno di volontariato ma era un grande amico, a cui penseremo sempre con grande affetto e che con il suo modo di fare ci ha sempre offerto momenti di grande impegno e collaborazione, senza farci mai mancare anche una buona dose di umorismo in ogni situazione.
Qualcuno dice che con la morte tutto finisce, ma noi siamo convinti che ciò che di buono si è fatto resta e non solo. Con il tuo grande dono ci hai dimostrato che il bene è come un ‘virus buono’, se uno con fiducia si lascia contagiare diventa erede e portatore di quel bene.
Spesso il dolore ci fa chiudere in noi stessi, ci fa sentire solo il nostro dolore e ci fa divenire egoisti. Tu ci hai dato testimonianza che invece si può e si deve continuare ad amare ad essere presenti e disponibili ai bisogni altrui, a maggior ragione quando questo bene è indirizzato ad una comunità intera.
Ogni volta che utilizzeremo questo nuovo mezzo per far del ‘Bene’, siamo certi che lui sarà ancora al nostro fianco ad aiutarci, come ha sempre fatto.
Ancora mille volte grazie a te, Emanuela, e al nostro grande amico Michael”.
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