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Giorgia lancia Giorgio, la Meloni a Porto Sant’Elpidio: “5 minuti per cambiare 5 anni, se non scegliete non lamentatevi”

PORTO SANT'ELPIDIO - Tanto calore per la leader di Fratelli d'Italia, che invita a votare Marcotulli al ballottaggio, parla di Made in Italy, identità italiana, rom e controllo dell'immigrazione, poi esorta a scegliere "un modello di amministrazione locale che pensa prima ai nostri concittadini e si basa su sicurezza, legalità, competenza"

di Pierpaolo Pierleoni

“Vi chiediamo cinque minuti per cambiare cinque anni, altrimenti, poi, non lamentatevi”. Giorgia Meloni, dal palco della rotonda sul lungomare centro, dà la carica a Giorgio Marcotulli. La leader nazionale di Fratelli d’Italia arriva a Porto Sant’Elpidio per l’ultima spinta in vista del ballottaggio di domenica 24 giugno. Un intervento incentrato in gran parte sui temi nazionali, con più di 200 persone ad ascoltarla, molte, considerato l’orario certo non ideale.

Prima di raggiungere il palco, la presidente di Fdi auspica “un blocco navale a largo delle coste libiche, unica vera soluzione per il problema immigrazione. Spero che il Governo apra un capitolo sui terremotati, tema sul quale noi di Fratelli d’Italia stiamo tenendo accesi i riflettori”. “Il 10 giugno abbiamo ottenuto un grande risultato e ora abbiamo tutte le carte per farcela. Non potevo sognare una conclusione migliore di campagna elettorale, con un pubblico splendido ed una leader straordinaria” dice il candidato sindaco, prima di lasciare la parola alla Meloni. Andrea Putzu ringrazia la platea e l’impegno istancabile di Andrea Balestrieri.

“Qui a Porto Sant’Elpidio vengo col cuore, ho partecipato a tantissime manifestazioni, c’è una splendida classe dirigente e ad alcuni, a partire da Andrea Putzu, mi lega un’amicizia di lunga data ” esordisce la Meloni. La leader di Fratelli d’Italia propone di scegliere “tra due modelli di amministrazione locale. A L’Aquila, per fare un esempio, un sindaco di centrodestra ha annullato un bando per l’housing sociale indetto dalla sinistra che aveva assegnato abitazioni per l’80% agli immigrati. Lo ha riscritto con altri requisiti e le case sono andate agli italiani. Da parte di certi sindaci si assiste ad una discriminazione intollerabile verso la nostra gente. Qualcuno più importante di noi diceva ‘ama il prossimo tuo come te stesso’. Come te stesso, non di più. Chiediamo solo uguaglianza. Un caso è la recente bufera sulla proposta di censire i rom. Ma se di un italiano lo Stato sa tutto, possibile che ai rom non si possa chiedere nulla? Non è discriminazione chiedere rispetto delle regole per tutti. Un bambino rom ha diritto a crescere da persona normale e non a mendicare. Non è accettabile che in nome di una presuna cultura si accettino regole diverse per alcuni”.

La Meloni spera che lo Stato faccia sistema con le sue imprese, che “combatta la grande evasione fiscale, le aziende cinesi che aprono e chiudono prima dei due anni, le banche e lasci lavorare la gente normale”.
Non manca una difesa del Made in Italy. “L’italian sound ruba 60 miliardi di euro l’anno all’Italia. Il marchio deve essere riconoscibile e non si deve contraffare. Su questo dobbiamo fare una difesa feroce ed uscire da tutti gli accordi di libero scambio che non difendono i nostri marchi”.

La chiusura è sulla sfida amministrativa di domenica. “Dateci una mano, scegliete un modello, basato sul buon senso, la legalità, la sicurezza. Cinque minuti decidono cinque anni. Se non avete 5 minuti per mettere una croce su Marcotulli, poi non lamentatevi. La democrazia dipende da ognuno di noi, non è sempre colpa degli altri. Dipende da quanto ci interessiamo, da quanto abbiamo coraggio. Domenica scegliete e qui le cose cambieranno. Scegliete un sindaco che garantisce onestà, capacità, visione, che sa dove mettere le mani e saprà combattere illegalità ed una burocrazia asfissiante”.
Applausi e foto al termine del comizio. Balestrieri, coordinatore locale e provinciale di Fdi, sorride: “Giorgia si è confermata una grande trascinatrice, Giorgio come sempre convincente, la nostra è una grande macchina organizzativa”.


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