Andrea Rogante
“E’ una grandissima gioia questo riconoscimento, frutto di un duro lavoro portato avanti con sacrificio e dedizione, sempre con il nome di Porto San Giorgio nel cuore e nelle mie opere”. Andrea Rogante, titolare della Ma.Pa. non sta nella pelle. Ieri infatti il servizio Attività produttive, lavoro e istruzione ha riconosciuto alla sua azienda i requisiti per l’appartenenza al settore dell’artigianato artistico tipico e tradizionale:”Si comunica che con decreto del 25 giugno del dirigente servizio Attività produttive, lavoro e istruzione, codesta ditta è stata riconosciuta, a far data dal 6 giugno, in possesso dei requisiti per l’appartenenza al settore dell’artigianato artistico tipico e tradizionale (…) per l’attività di lavorazione oggetti artistici in metallo”.
A onor del vero, però, se mancava un riconoscimento ufficiale (questo sì, da tanti e da tanto tempo ormai), Rogante per le sue creazioni è considerato un artista del metallo. Basti dire che i suoi manufatti, curati in ogni minimo particolare, sono sulle scrivanie di moltissime delle più alte cariche dello Stato e delle forze dell’ordine e forze armate. Basti dire che un suo crocifisso è stato donato direttamente a Papa Francesco; basti dire che lo scorso anno, per i 25 anni di attività, Rogante ha organizzato una mostra dedicata all’Arma dei carabinieri alla sala Imperatori con la partecipazione, tra gli altri, dell’attuale procuratore alla Corte di Appello di Catanzaro, Otello Lupacchini.
Il magistrato Lupacchini con Andrea Rogante
Dai crest alle statue fino agli oggetti di alta manifattura:”Ho l’onore di firmare tutti i miei lavori con il nome di Porto San Giorgio, la mia città. Metto passione e impegno in tutto quello che realizzo – racconta Rogante – nel mio lavoro posso vantare il privilegio di contare tra i miei clienti: ambasciatori, stilisti, alte cariche delle forze dell’ordine, famiglie nobili, tra cui spicca la Reale casa Savoia, associazioni benefiche, fino alla più grande soddisfazione, quella di aver donato una raffigurazione del Cristo a Sua Santità Papa Francesco. A dire la verità di papi ne ho serviti due: anche papa Wojtyla con una medaglia in occasione del Giubileo, mettiamoci anche, tra i clienti, lo stemma dell’Aeronautica, i reparti speciali dell’Arma, il Ros, il logo del Crimor con il disegno del generale Mori, il Tuscania, il Gis, lo Stato maggiore della Difesa, l’Esercito, l’Interpol. E ognuno di questi manufatti porta il nome di Porto San Giorgio. E vederli in mano ad altissime istituzioni in Italia e nel mondo con, su scritto, il nome della mia città, è un orgoglio indescrivibile. Ho raccolto eredità importanti come quella dei fratelli Abbruzzeti e di Stefano Bracalente”.
Insomma tornando a quello che si diceva prima, nel sentire comune Rogante è già da tempo considerato da molti un artista a tutti gli effetti. E dunque quel riconoscimento dalla Regione potrebbe essere interpretato come il coronamento istituzionale di una realtà artistica ormai consolidata. Ma vedere Andrea Rogante emozionarsi per quelle poche righe arrivate da Ancona è la riprova di un uomo, da oggi “artista” che prima di tutto ama il suo lavoro e lo porta avanti con umiltà e dedizione.
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