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Franchellucci medita sulla sua squadra:
sarà un reset della giunta uscente?

PORTO SANT'ELPIDIO - Fissato per il 16 luglio il Consiglio comunale di insediamento, per quella data il primo cittadino dovrà presentare il suo esecutivo; sempre più concreta l'ipotesi di Milena Sebastiani alla presidenza del Consiglio e Vitaliano Romitelli in giunta, in giunta probabile anche una figura esterna alle liste

di Pierpaolo Pierleoni

E’ scivolata velocemente la prima settimana da sindaco rieletto di Nazareno Franchellucci. Giorni segnati da pratiche burocratiche da sbrigare, l’avvio del ripascimento come prima urgenza da affrontare, una presenza istituzionale nelle tante iniziative in programma ed un pensiero alla composizione della nuova giunta. Il primo cittadino ha incontrato in questi giorni tutte le forze della coalizione e si è preso del tempo. Il Consiglio comunale di insediamento della nuova legislatura è stato fissato al 16 luglio, quindi Franchellucci ha a disposizione un paio di settimane per elaborare l’esecutivo da presentare in aula. Sembra intenzionato ad utilizzarle tutte, per effettuare le valutazioni del caso. Nulla fa trapelare il confermato sindaco, ma la sensazione sempre più diffusa è che si vada ad un reset completo della giunta precedente.

Nessuno dei 4 assessori uscenti dovrebbe essere confermato e sembra sempre più probabile che si possa pescare anche un nome esterno alle liste della coalizione. Non ci sono dubbi su Monica Leoni, non ricandidata, ed Annalinda Pasquali, per la quale vige il regolamento interno al Pd di evitare tre mandati assessorili consecutivi. Ma anche per Carlo Vallesi e Milena Sebastiani la strada per un posto in esecutivo è tutta in salita. Per quanto riguarda Vallesi, nel Pd sembrano partirgli davanti, nel totogiunta, Luca Piermartiri, praticamente certo di un posto in Amministrazione, come anche Daniele Stacchietti e Silvia Santini.

La Sebastiani, dopo 10 anni al timone di turismo, sport e pari opportunità, non ha mai fatto mistero che sarebbe ben felice di andare avanti. Altrettanto chiaramente, però, le è stato fatto capire che la soluzione più probabile sia quella di indicarla per la presidenza del Consiglio comunale, sempre nell’ottica di un rinnovamento e della volontà di non confermare un assessore per tre mandati. “Il sindaco farà le sue valutazioni, io sono a disposizione – taglia corto la Sebastiani – credo che andrà fuori per qualche giorno e al ritorno ci informerà delle sue scelte. A me piace molto occuparmi dei settori che ho seguito in questi anni, ma accetterò le sue scelte e sono pronta a mettermi al lavoro, in qualsiasi ruolo”.

Vitaliano Romitelli pare destinato ad effettuare il percorso inverso della Sebastiani, scendendo dallo scranno di presidente per essere inserito in giunta. “Il sindaco ha già dimostrato grande capacità amministrativa, io sono convinto che abbia chiara in testa la sua squadra – commenta il presidente uscente – E’ giusto però che si prenda il tempo necessario, non sono decisioni da prendere con leggerezza. Sono a disposizione per quella che con ogni probabilità sarà la mia ultima legislatura nella politica attiva. Non è importante cosa voglio fare, ma ciò che è bene per la città ed anche per la nostra lista. Sergio Ciarrocca ha lavorato tantissimo e meriterebbe di sedere in Consiglio comunale”. Tradotto, un incarico in giunta per Romitelli libererebbe un seggio al secondo più votato di Civico impegno.

Sistemate le due liste civiche “storiche”, resta da capire il ruolo della Città del fare, la nuova compagine, risultata la lista più votata dietro al Pd, e Pse al centro. Per la prima, i nomi che circolano con più insistenza sono quelli di Laura Cifani, la più votata (il suo ingresso in giunta farebbe posto in aula consiliare a Marco Biagetti), e di Marco Traini, che sembrerebbe il profilo più probabile per occuparsi di bilancio. Si accontenterà verosimilmente di una rappresentanza consiliare con Nicolò Renzi, senza posti in giunta, la lista dei centristi.
Con un assetto del genere, resterebbe margine per un quinto assessore che Franchellucci potrebbe indicare come sua figura di fiducia, più probabile una donna, fuori dalla rappresentanza di lista. Le incognite, insomma, sono ancora tante, dalle quote rosa alle deleghe da distribuire ai futuri assessori. Non è scontata neanche la scelta del vicesindaco. All’esponente della seconda lista più votata, oppure direttamente al Pd? Ci vorrà almeno tutta la prossima settimana per saperne di più.


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