di Marco Pagliariccio
Dopo il colpo Santa Maria, il Comune prova il bis. Nei giorni scorsi è stato approvato il progetto di fattibilità per l’adeguamento sismico del plesso scolastico di San Liborio, un progetto sulla carta faraonico visto che le cifre dicono quasi 1,4 milioni di euro da lavori per rendere l’edificio perfettamente a norma.
All’atto pratico, invece, un piano che potrebbe avere un seguito solo se il Comune riuscirà ad intercettare, come successe un paio d’anni fa con i 580 mila euro per la scuola Santa Maria, dei fondi relativi al bando nazionale per l’edilizia scolastica per il triennio 2018-2020. Sul piatto parecchi milioni di euro che il Governo destina periodicamente ad interventi di adeguamento sismico, di nuova costruzione in sostituzione di edifici esistenti o di miglioramento, di eliminazione di rischi ed altri lavori del genere.
Un tentativo che va fatto, anche se in realtà delle condizioni di sicurezza della scuola San Liborio, sotto il profilo sismico, non si sa granché. Proprio a tal fine nelle scorse settimane è stata espletata la gara per l’affidamento degli studi di vulnerabilità di tutte le scuole cittadine, compresa quella a ridosso del popoloso quartiere est della città, e quindi verosimilmente non si avranno dati certi su indice di rischio sismico e quant’altro prima di diversi mesi.
Quel che pare molto probabile è che, in ogni caso, lo stabile non abbia il massimo grado di antisismicità e che quindi qualsiasi intervento, che si tratti di adeguamento o anche solo di miglioramento, porterebbe un beneficio alla struttura, che tra l’altro, col via dei lavori a Santa Maria (ammesso che partano a breve come da programma), si troverà anche ad ospitare un maggior numero di alunni.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati