Di Sandro Renzi
L’ex cinema Excelsior “torna” in tribunale. Prevista per la prossima settimana l’udienza di precisazione delle conclusioni ad opera delle parti in causa, ovvero il comune di Porto San Giorgio e la Cinematografica Excelsior srl. “Tappa tecnica”, quella prevista al foro di Ancona, prima che il collegio giudicante trattenga in decisione la causa. Realisticamente verranno concessi altri 60 giorni per presentare eventuali memorie aggiuntive, ma ciò che più conta, ovviamente, è la sentenza dei giudici chiamati ad esprimersi sulla sentenza di primo grado che riconosceva la proprietà privata dell’immobile. Decisione che la giunta Loira aveva prontamente impugnato presentando ricorso in appello e chiedendo la riforma della sentenza emessa dal Got. Secondo indiscrezioni la sentenza potrebbe arrivare già tra ottobre e novembre di quest’anno. C’è sempre il terzo grado a disposizioni naturalmente. Ipotesi che farebbe allungare i tempi di un qualsiasi intervento sull’immobile, particolarmente ammalorato. In comune si spera in un ribaltamento della prima sentenza. Intanto l’ex cinema continua a fare bella mostra di sé, per così dire, nel salotto buono della città, in gran parte protetto da una impalcatura di legno che deve garantire in primis l’incolumità delle persone. Realizzata peraltro a spese del comune che ha dovuto affrontare anche i costi di messa in sicurezza di una parte del tetto collassata qualche anno fa. Ed anche i margini di manovra sono comunque limitati dal vincolo della sovrintendenza che riconosce di valore storico ed architettonico l’intera facciata. Cosa fare del vecchio cinema l’amministrazione Loira lo sa. Quello che manca sono, presumibilmente, le risorse. Si tratta di un investimento milionario che, ammesso un domani il cinema torni nelle mani pubbliche, richiederà gioco forza l’intervento dei privati. Da sempre, nei programmi elettorali del centrosinistra, la struttura è stata vista come un potenziale contenitore multi uso al primo piano (sala per convegni, mostre, concerti etc). Mentre al piano terra si è spesso parlato di spazi commerciali. L’incognita invece resta se il cinema dovesse risultare a tutti gli effetti una proprietà privata. Con l’aria che tira ed il mercato immobiliare che stenta a ripartire gli investimenti privati su quella struttura rischiano di slittare.
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