di Paolo Paoletti
Le abbiamo chiesto se è stato il ruolo di presidente del consiglio a cambiare Lorena Massucci o se sia stata proprio lei a rivoluzionare la concezione di questa figura in un comune capoluogo di provincia come Fermo. La risposta è stata ovviamente la seconda: “Metto molto del mio, non sono cambiata fisicamente, nell’abbigliamento e nel capello, ho sempre tenuto la mia immagine com’era prima, ho una due cavalli come macchina e non un’auto blu, insomma mi dovevano accettare così come sono”.
Chi la ferma per strada gliene dà atto, in primis della sua sincerità. Lorena Massucci non ha neanche rinunciato ai suoi pennelli, alle vernici, ai colori e a quei lavori artistici e creativi che da sempre fanno parte della sua via. Il tutto con un valore aggiunto: li ha messi a disposizione della sua città. Così due anni fa, senza far sapere nulla a nessuno, ha ridipinto la rosa dei venti che si trova al centro della piazzetta di Lido di Fermo: “In realtà – spiega – avrebbe già bisogno di un nuovo intervento”. Non finisce qui: decorazioni per il Natale, mascheroni per il carnevale e chi più ne ha più ne metta. Una presenza che molti ignorano ma che dietro nasconde la sua mano, ovviamente a titolo gratuito.
Capello rosso, occhiali da sole, abbigliamento informale, Lorena Massucci ha ‘festeggiato, lo scorso 3 luglio, tre anni da presidente del consiglio di Fermo. In questa intervista ci racconta, senza formalità, quella che è la sua esperienza, i timori, gli attacchi ricevuti e la difficoltà riscontrate soprattutto nei primi tempi, per un ruolo da sempre visto al maschile.
La Presidente del Consiglio Comunale Lorena Massucci
E proprio il ruolo delle donne nella vita politica cittadina è un tema a cui la presidente Massucci tiene particolarmente, partendo dalla sua esperienza: “Dispiace dirlo ma ho trovato delle difficoltà perché comunque la figura del presidente del consiglio è stata sempre vista al maschile. Essendo una donna ho dovuto lottare un po’ di più per farmi accettare e rispettare. Se parliamo anche di donna intesa come casa, famiglia e lavoro, devo ringraziare mio marito e mio figlio che hanno avuto tanta pazienza in questi 3 anni. Una persona da sola non può fare tutto insieme”. Tra gli obiettivi imminenti per cui lavorare e di cui la Massucci va orgogliosa c’è la creazione della nuova commissione pari opportunità: “Un organo importantissimo di cui Fermo ha bisogno”.
Lorena Massucci che oggi si definisce quanto mai orgogliosa del ruolo che ricopre: “Non pensavo di avere questo incarico, ringrazio il sindaco Calcinaro e Trasatti per avermi fatto all’epoca questa proposta. A dir la verità non ho accettato subito. Poi ho pensato che non potevo non dare una mano alla mia città, era il motivo per cui mi sono candidata con una lista civica, così ho accettato. Ho molti consiglieri con cui relazionarmi, sicuramente non è facile, ma con il tempo hanno imparato a conoscermi ed oggi posso dire di essere amica di tutti”.
Le chiediamo quali sono stati i momenti più belli e quelli più difficili di questo incarico: “I migliori sono stati sicuramente quei consigli comunali in cui sono stati siglati dei gemellaggi, penso ad Ansbach e Cagnes sur Mer. Nel consiglio passano tutte quelle decisioni che si prendono per la città. Quando ricopri un ruolo così sei sempre al centro dell’attenzione. Bisogna stare sempre attendo a come ti muovi, come parli. Ricordo i primi attacchi sui giornali che subito ci sono stati e devo ammettere che non è facile per una che non ha mai fatto politica in vita sua. Oggi so bene che fanno parte del gioco e li ho superati”.
Infine alla domanda se si ricandiderà tra due anni nelle prossime elezioni sorride: “Ancora non lo so, devo vedere, mi serve ancora del tempo, risponderò in futuro”.
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