di Andrea Braconi
Con la consegna delle divise ufficiali dell’Accademia di Tipicità (coordinata da Luca Facchini) alla cuoca di Sant’Elpidio a Mare Barbara Settembri ed al pasticciere di Montegranaro Marco Massi, hanno preso il via quelli che Angelo Serri ha definito “gli Stati Generali di Tipicità”. Un momento di riflessione, alla presenza di amministratori, rappresentanti istituzionali, partner e rettori universitari, su quelli che sono i risultati e gli obiettivi dell’importante manifestazione enogastronomica.
Due i temi al centro dell’incontro. “Parliamo di umanesimo e tecnica, componenti del nostro sapere che hanno sempre convissuto nel corso della storia. Ma in questi ultimi periodi c’è un’accelerazione su questo fronte, andiamo verso nuovi turismi e l’attrattività del territorio cambia espressione. Il Grand Tour è un hub, un punto di partenza per raggiungere altri luoghi, come le aziende e le produzioni. Importante la collaborazione con Cna, Coldiretti e Confartigianato che hanno predisposto una serie di aziende, con il turista che avrà modo di visitare quelli che abbiamo chiamato santuari della moda, del cibo, dell’oreficeria e così via. E con le installazioni dedicate a Ivo Pannaggi che abbiamo predisposto le Cisterne Romane in questi due mesi faranno parte di un circuito virtuoso”.
“Ci ritroviamo a far partire la Made in Marche Gallery – ha rimarcato il sindaco Paolo Calcinaro – che mette in connessione le nostre bellezze con i nostri produttori. È un’idea che dobbiamo portare avanti, insieme a quelli che sono accanto a noi in questo percorso. Tipicità è una riscoperta delle nostre tradizioni e dei nostri valori”.
Dopo Dubai, ha spiegato Serri, Tipicità sta preparando nuovi missioni per mettere in contatto i produttori con i mercati internazionali, come New York ad ottobre (“È un luogo fondamentale, i nostri operatori devono esserci”), realtà particolari come l’Albania (“Stiamo lavorando per la settimana della cucina marchigiana nel mondo”) e Creta (“Qui potrebbero aprirsi collaborazioni anche in ottica culturale”), ma guardando anche verso Armenia, Georgia e Iran.
“A piccoli passi ma con la tenacia dei nostri imprenditori – ha voluto aggiungere Graziano Di Battista, presidente della Camera di Commercio – ci siamo sempre impegnati a valorizzare i prodotti e le attività del nostro territorio: lo facciamo nella nostra terra, ma anche a livello internazionale, come facciamo al Micam con buyer che provengono da tutto il mondo. A loro rappresentiamo l’enogastronomia, il cappello e l’accessoristica. E i sindaci rispondono sempre su ogni iniziativa che viene messa in campo”.
“Le università mostrano il futuro, esprimono le unità dei saperi, e l’incontro tra culture aiuta a rappresentare nel mondo un territorio, che non è solo uno spazio fisico ma qualcosa di più” ha sottolineato Francesco Adornato, rettore dell’Università di Macerata.
“Abbiamo sentito tante suggestioni ma anche tanti concetti fondanti che su questo territorio trovano una sintesi straordinaria – ha affermato Andrea Spaterna, prorettore Università di Camerino -. Un territorio che continua ad aver bisogno di essere promosso, con le aziende locali che meritano di essere conosciute. Questo si persegue attraverso due aspetti: la promozione e la riscoperta di prodotti di nicchia; il trasferimento tecnologico per aumentare il loro peso specifico e diventare più competitive, aumentando anche la loro possibilità di creare lavoro e generare economica”.
Da Sauro Longhi, rettore della Politecnica delle Marche, è arrivato un messaggio chiaro ad aziende ed istituzioni: “Per essere vivi bisogna trovare ispirazione dalle specificità, per proporre qualcosa nei lunghi orizzonti che l’internazionalizzazione ci pone. Le nostre università lavorano molto su questo, portando dentro studenti che provengono da mondi lontani per poter poi tornare con nuovi saperi. Dobbiamo riaffermare il concetto di cittadinanza globale, per portarlo dalle Università al mondo intero”.
Tra i presenti anche l’assessore alla Cultura del Comune di Fermo Francesco Trasatti, la consigliera regionale Marzia Malaigia ed il presidente della Cna Paolo Silenzi. Gran finale con una degustazione particolare, in linea con il senso dell’iniziativa fortemente voluta da Tipicità.
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