di Paolo Paoletti e Giorgio Fedeli (foto Simone Corazza)
Una mattinata all’insegna della sicurezza e della legalità. Questo, infatti, il messaggio che arriva dalla nuova questura e dai nuovi comandi provinciali di carabinieri e guardia di finanza inaugurati dal vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini accompagnato dal capo della polizia di Stato, Franco Gabrielli e dai comandanti generali dell’Arma e delle Fiamme gialle, i generali di Corpo d’Armata, Giovanni Nistri e Giorgio Toschi. Una mattinata storica per il Fermano che non poteva non concludersi con una conferenza stampa congiunta interforze in prefettura con le massime autorità civili, militari e religiose, accolte dal prefetto Maria Luisa D’Alessandro e dal sindaco della città capoluogo Paolo Calcinaro. Tra i presenti anche il procuratore capo della Repubblica, di Fermo, Domenico Seccia.
Il saluto del vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Ringrazio tutti. Sono emozionato. Ho l’onore e l’onere di mettere il mio mattoncino per il buon funzionamento di questa macchina straordinaria, accompagnato comunque da una squadra eccezionale in termini di sicurezza. Ho assunto questo incarico con l’intento di meritare la fiducia e il sostegno delle forze dell’ordine e dei cittadini. Gli 8mila sindaci sono fondamentali. Fare l’amministratore locale è la cosa più bella ma più difficile. Vedremo quindi di mettere gli amministratori locali nelle condizioni di lavorare sempre meglio partendo dalla burocrazia. Li rimetteremo al centro degli eventi. Penso alla gestione di eventi come il terremoto o a quella delle bellezze del territorio. Condividiamo oggi l’inaugurazione di tre presidi di libertà, non solo di sicurezza. il mio arrivo ha comportato una città blindata? No, direi sicura. Siamo in una provincia piccola ma bella. Siete solo 170 mila abitanti? Ma l’Italia è questo, è provincia, è territorio. Sono campanili, sono il Palio.Francamente mi piacerebbe venire a vederlo. Comunque tornerò in questa bella, piccola e sana provincia per inaugurare il presidio dei vigili del fuoco per una gestione completa e globale della sicurezza dove saranno a pieno organico almeno 500 operatori delle varie forze”.
E ancora: “Ho incontrato il poliziotto e il carabiniere feriti durante il servizio, anzi fuori servizio. Vogliono tornare al lavoro il prima possibile. Uomini e donne delle forze dell’ordine non sono mai fuori servizio, professioni che vanno oltre l’orario di lavoro. Sì, le questioni economiche sono importanti, pagamenti, arretrati ma c’è la protezione che arriva prima”.
Il prefetto D’Alessandro
“Un onore e una grande emozione poter inaugurare la nuova questura e i nuovi comandi provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza. Un traguardo – le parole del prefetto Maria Luisa D’Alessandro – raggiunto grazie alla collaborazione delle diverse forze dell’ordine e dei miei collaboratori. Solo l’impegno corale ha permesso l’accelerazione fino all’ultimo tratto di un percorso intrapreso da chi mi ha preceduto. I tre presidi sono rinnovati punti di osservazione per una sempre più puntuale interpretazione del territorio. Luoghi istituzionali dai quali esercitare uno sguardo costante e mirato per mettere a fuoco la trama del tessuto economico, sociale e amministrativo del territorio, per evitare che vi si possano insinuare agenti patogeni dannosi e per poter guardare lontano con la lungimiranza”. Poi il prefetto D’Alessandro si rivolge al ministro Salvini: “Lo Stato oggi ha voluto imprimere tutta la propria forza nella difesa di un bene fondamentale come la sicurezza, presupposto essenziale per permettere a una provincia bella e operosa di continuare a mettere a frutto il proprio talento. Il nostro territorio è un gioiello. Qui si producono capolavori, non prodotti. Questi nuovi presidi, dunque, sono anche un investimento a tutela del territorio e del suo tessuto economico. Lo Stato si impegna, anche attraverso il ministro dell’Interno, a riaffermare la propria validità e capacità di essere al passo con i tempi, attraverso un governo del territorio che vogliamo moderno, efficiente, efficace”.
Il sindaco Calcinaro
“Non posso nascondere l’emozione di un sindaco – le dichiarazioni del primo cittadino della città capoluogo di provincia, Paolo Calcinaro – a trovarsi a vivere questo momento. Sensazione di orgoglio e soddisfazione che si celano dietro a questo momento storico per tutto il nostro territorio, unico per la concentrazione e l’importanza degli eventi di questa mattina. Lo voglio condividere con i miei 39 colleghi sindaci con cui ho orgoglio di lavorare quotidianamente, sempre con lo spirito di far andare avanti il territorio, armonioso ma anche laborioso, che si regge sui valori di operosità e disponibilità. Sarei un amministratore ingenuo se dicessi che siamo in una provincia scevra da pericoli che negli ultimi anni hanno rappresentato per i nostri conterranei un salto epocale. Qui si poteva tenere la chiave sulla porta di casa. Non parliamo, però, di scenari apocalittici, lungi da me, anche grazie al lavoro di chi qui opera senza mai tirarsi indietro.Oggi possiamo fare un passo avanti. Possiamo portare un ampliamento importante di mezzi e di personale, cosa che è già cominciata in queste ore. Sono massimamente grato per il vostro impegno”.
Il prefetto D’Alessandro e il sindaco Calcinaro
Il ministro Salvini e il capo della Polizia, Gabrielli
Il capo della Polizia, Gabrielli
Il comandante generale dei carabinieri, Nistri
Il comandante generale della Guardia di Finanza, Toschi
Il procuratore della Repubblica di Fermo Domenico Seccia (sx) con il senatore Francesco Verducci e l’assessore regionale Fabrizio Cesetti
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