A due giorni di distanza dalla visita del ministro Matteo Salvini a Fermo, il Partito Democratico interviene con una nota nella quale i vertiti del partito rimarcano come “in tutti gli interventi delle autorità ed in particolar modo in quelli del ministro nessuno si sia ricordato di dire che la nuova Questura di Fermo, come già segnalato dal senatore Verducci nel suo intervento sulla stampa, sia stata istituita dal Governo Gentiloni nella scorsa legislatura e che nessuno, ma forse era aspettarsi troppo, abbia voluto ricordare che ciò è stato possibile grazie al grande lavoro di raccordo tra i nostri parlamentari, Petrini e Verducci, la provincia, con la presidente Moira Canigola, e tutti i sindaci del territorio”.
“Ma l’eleganza – evidenziano i democratici – è una virtù che è sempre più difficile trovare e men meno la riscontriamo nel modo di porsi del Ministro. Perché se vi è un aspetto che contraddistingue il ministro Salvini e quel suo modo sempre di sfida con cui pone le questioni. Una modalità che lascia sempre intendere una ricerca dello scontro, della conflittualità a prescindere e questo è molto pericoloso se viene da una persona che ricopre un alto ruolo istituzionale con un enorme grado di visibilità. Creare ad arte un certo clima e costantemente alimentarlo, e questo dovrebbe saperlo il ministro, fa sì che la civile convivenza nella società sia sempre più messa in pericolo da chi per questo si senta libero, anche solo per un non corretto atteggiamento di imitazione, di comportamenti e di azioni che poi portano a gravi conseguenze. E noi a Fermo di questo ne sappiamo qualcosa”.
Un’ulteriore considerazione i Dem la dedicano ad un tema come la legalità. “Sottolineiamo che la legalità è un valore che non ha colore politico e nemmeno colore umano. La legalità è uguale e vale per tutti in modo indistinto. Questo è un principio irrinunciabile ed ovvio per una comunità. Ma se il ministro questo principio lo pone in evidenza più volte lo fa perché vuole sottintendere che nella nostra comunità non è sempre applicato. Con questo atteggiamento il nostro caro ministro raggiunge il suo scopo di seminare paura e raccogliere consenso ma, e per noi questo e molto grave, nel contempo mette in pericolo la civile convivenza nella nostra società”.
Parlando di Salvini, impossibile non toccare anche la questione immigrazione. “In questo contesto non vogliamo approfondire il tema dell’immigrazione. Troppo difficile e complesso è il fenomeno per affrontarlo in poche parole, come Partito di Fermo ci ritorneremo sicuramente con iniziative strutturate in modo adeguato, ma sicuramente una cosa vogliamo dirla, anche più di una. Per prima cosa ci piace esprimere un concetto per noi importante. Non si fa politica sulla pelle e sulla vita dei deboli, e per deboli intendiamo innanzitutto i bambini, le donne. Ma deboli sono anche coloro che fuggono da contesti difficili e pericolosi. Non si rivendicano risultati, magari anche giusti, ottenuti mettendo in pericolo, e non solo in pericolo, la vita di esseri umani. Non si rivendica il ruolo di padre se dei bambini muoiono per una situazione che tu hai contribuito a creare. Non te la puoi cavare dicendo che non ne sei responsabile.
Questo sull’immigrazione volevamo sottolineare e ogni riferimento al ministro Salvini non è sicuramente casuale.
Non si può continuare a tacere nell’indifferenza di una gran parte della nostra società di fronte a situazioni come quelle che si stanno verificando. Non è con questi atteggiamenti che possiamo pensare di costruire una società migliore per i nostri figli.
A noi tutti vorremmo ricordare che chi oggi è forte domani può essere debole e a tutti noi, anche se non è auspicabile, un domani può succedere di trovarci in situazioni di debolezza ed allora sicuramente vorremmo che qualcuno ci allunghi una mano. Per il Pd umanità e solidarietà sono valori imprescindibili in una comunità che vuole tendere a costruire un mondo migliore”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati