Marameo, il nuovo format di festival del teatro per ragazzi, al suo secondo anno di vita è già una bella realtà e in piena fase espansiva. Alla dicitura “internazionale” è stata quest’anno aggiunta anche quella “interregionale”, la manifestazione infatti si svolge in tre Regioni: Abruzzo, Lazio e Marche, ciascuna con una specifica programmazione e una pluralità di direzioni artistiche che sono: per le Marche: Marco Renzi che è anche coordinatore di tutto il progetto, Marianna De Leoni, Claudio Rovagna e Giuseppe Nuciari, per l’Abruzzo Giulia Basel e per il Lazio Maurizio Stammati. Un festival che nel 2018 sta mettendo in campo ottanta spettacoli, oltre a laboratori, incontri, premi, vetrine per quella che è una manifestazione che non ha uguali in Italia. Marameo dialoga, contagia, entusiasma, cresce attorno ad un’idea che mette al centro del suo indagare il mondo dell’infanzia e della gioventù e lo fa con il linguaggio della pluralità, nella sola regione Marche sono ben sei i Comuni che sostengono il progetto: Osimo, Civitanova Marche, Montegranaro, Montegiorgio, Fermo e Porto San Giorgio e in ciascuno di questi c’è un “popolo” di bambini e famiglie che riempie le piazze e che segue lo svolgersi degli eventi.
Marameo è partito il 25 Giugno a Montegranaro, dove nell’ambito di “Veregra Street” ha realizzato “Veregra Children”, poi c’è stata la festa di Ventotene e delle compagnie aderenti ad Utopia (Unione Teatri Operativi per l’Infanzia e l’Adolescenza), una realtà associativa nata da Marameo stesso, quindi a Pescara per Palla al Centro, vetrina delle produzioni del centro Italia, poi ad Osimo con la XXIV edizione del Premio Nazionale Otello Sarzi-Nuove Figure del Teatro Ragazzi Italiano, ancora pubblico, ancora idee originali e uniche, tanti amici che si uniscono per mettere in campo iniziative davvero speciali.
Nel frattempo sono cominciate le stagioni di Civitanova Marche con “Si raccontano le favolle” e quella di Fermo “Favole e Stelle”, dove il concetto di “popolo” si è materializzato in un’onda di bambini che trascinano nonni e genitori ad assistere ad un fenomeno che nessuna tecnologia sarà mai in grado di sostituire, quello del racconto di un essere vivo ad un altro suo simile. E’ attraverso le avventure che si cresce, si affrontano insieme le paure e si gioisce per l’inevitabile lieto fine. Marameo è un festival che ha certamente a che fare con lo spettacolo ma con altrettanta certezza possiamo affermare che sta anche nella formazione e nella socialità. Strada facendo anche il Comune di Montegiorgio ha voluto far pare della grande famiglie ed è partita Parchi da Favola che ha visto animarsi due parchi del Comune della media Val Tenna con una risposta di pubblico che forse nessuno si aspettava.
Questo è Marameo a metà del suo cammino, un abbraccio di tantissimi soggetti: Comuni, Province, Regioni, direttori artistici, compagnie, pubblico per un festival che sa aprirsi e dialogare perché sta diventando davvero il festival di tutti.
Marameo prosegue ancora fino al 6 Agosto, passando attraverso la Magica Notte di Porto San Giorgio e poi realizzerà, in Settembre, la sua parte forse più significativa: Teatri senza Frontiere, anche questa all’insegna della pluralità: attori e formatori di diverse compagnie italiane andranno ad Abor, dal 15 al 30 Settembre, ospiti della missione “In My Father’s House”, dove realizzeranno laboratori e spettacoli, non solo ad Abor ma nel Volta Region del Ghana, per portare lo spirito del festival anche laddove le condizioni sono molto più svantaggiate delle nostre. Di questo parleremo a suo tempo, intanto godiamoci la seconda parte di Marameo.
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