Marcotulli: “Centrale termica della piscina, si poteva accedere a un contributo da 65.000 euro”

PORTO SANT'ELPIDIO - Il Comune ha contratto un mutuo per sostenere l'investimento da 100.000 euro, per il miglioramento del progetto di ristrutturazione della piscina comunale, secondo Marcotulli sprecata l'occasione di accedere ad un contributo che avrebbe coperto fino al 65% della spesa
“Abbiamo contratto un mutuo da 100.000 euro per la ristrutturazione della centrale termica della piscina, un intervento quanto mai necessario e urgente per sperare nella più celere riapertura della stessa e per ripristinare un servizio che la collettività aspetta da tempo. Peccato che nonostante esista la possibilità di accedere a un contributo di 65.000 euro, nessuno se ne sia ad oggi preoccupato”. Lo fa notare il capogruppo di Fratelli d’Italia Giorgio Marcotulli, in merito all’investimento dell’Amministrazione comunale, in aggiunta al progetto originario, per il restyling della piscina comunale.
“La necessità e la fretta di dare risposte non debbono distoglierci dall’amministrare con responsabilità e attenzione, la ricerca costate di forme di contributo è fondamentale per i nostri bilanci sempre più ingessati – attacca l’ex candidato sindaco – Esistono forme di sostegno a interventi di riqualificazione energetica degli edifici pubblici promossi dal GSE (Gestore Servizi Energetici per conto dello Stato) e nello specifico uno strumento chiamato Conto termico che sostiene fino al 65% delle spese relative a progetti di efficentamento energetico delle edifici anche della pubblica amministrazione. Il progetto definitivo di riqualificazione della centrale termica della piscina veniva approvato lo scorso maggio, però né in fase di progetto né successivamente si è ritenuto importante avviare la procedura per ottenere il contributo del Conto termico, che se avviata per tempo, durante la fase istruttoria di 60 giorni, ci avrebbe concesso l’opportunità di correggere, adeguare o integrare il progetto”.
Secondo Marcotulli è ancora possibile fare domanda, “ma il rischio che quanto già progettato e appaltato possa non rientrare nel contributo è alto e di certo non possiamo bloccare i lavori che sono prossimi alla partenza. Perdere questo contributo sarebbe una sconfitta per tutta la collettività che ancora una volta subisce un modo di amministrare basato sul basta che si faccia. Ho già chiesto che la commissione III (urbanistica e ambiente) venga convocata quanto prima per delineare il lavoro da portare avanti insieme, perché noi vogliamo essere utili ma dobbiamo essere coinvolti”.

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