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Paura al circo Orfei,
a fuoco un modulo abitativo:
colonna di fumo visibile dalla città

PORTO SAN GIORGIO - Paura questa mattina sul lungomare  nord  di Porto San Giorgio, all'interno dell'area occupata dal circo Moira Orfei. A bruciare un modulo abitativo in vetroresina. Tempestivo l'arrivo dei Vigili del Fuoco, della polizia municipale, e degli uomini del commissariato di polizia di Fermo. Non ci sono fortunatamente feriti così come nessun  animale è rimasto coinvolto.

 

 

Una colonna di fumo nero ben visibile da tutta Porto San Giorgio e dai comuni limitrofi. Paura questa mattina poco prima delle 10 sul lungomare  nord  di Porto San Giorgio, all’interno dell’area occupata dal circo Moira Orfei. A bruciare un modulo abitativo del circo, parcheggiato nell’area a ridosso della ferrovia. Vigili del fuoco che hanno accertato l’origine accidentale delle fiamme.  Non ci sono fortunatamente feriti così come nessun  animale è rimasto coinvolto. Impegnati in prima linea anche il personale e gli addetti alla sicurezza del circo.

Tempestivo sul posto l’arrivo dei vigili del fuoco di Fermo,  con due mezzi, degli uomini della polizia municipale e di quelli del Commissariato di Fermo. Vigili del fuoco che hanno provveduto a domare le fiamme.  Sul posto, a sirene spiegate, anche la Croce azzurra di Porto San Giorgio arrivata sul posto per soccorrere una donna che, probabilmente a causa dell’agitazione, ha accusato un lieve malore. Subito assistita dai circensi, la donna è stata presa in cura dai sanitari.

Visto l’oggettivo interesse pubblico richiamato dalla colonna di fumo giornalisti e fotoreporter dei quotidiani locali hanno raggiunto il luogo dell’incendio. Uno di questi, entrato per fare delle foto, è stato allontanato e fatto cadere a terra. Fortunatamente nessuna grave conseguenza fisica se non gli occhiali rotti e  la macchina fotografica danneggiata.

Una vicenda, quest’ultima, in merito alla quale Vicenzo Torregrossa, amministratore del circo Moira Orfei, vuole far chiarezza: “Non c’è stata nessuna aggressione, teniamo molto ad essere chiari su questo. Vorrei spiegare come sono andate le cose per fare chiarezza. Appena è scoppiato l’incendio è stato dato l’allarme e siamo corsi tutti sul luogo interessato per mettere in sicurezza la zona, i camion vicini e tutti gli animali. Con gli estintori eravamo anche impegnati a circoscrivere la zona evitando di far estendere le fiamme. Nel frattempo sono arrivati i vigili del fuoco. Mentre eravamo tutti impegnati a domare l’incendio, in un momento quanto mai difficile visto anche il grave danno che abbiamo subito, troviamo a pochi metri dal carro che bruciava questo signore che faceva delle foto. Gli ho chiesto personalmente cosa ci facesse, tra l’altro in una posizione di grande pericolo vista anche la presenza di bombole del gas all’interno del luogo dell’incendio. Di fronte alla sua non risposta e alla volontà dell’uomo di restare, opponendosi dunque alla nostra richiesta, lo abbiamo spinto via e nel farlo il fotoreporter è caduto. Non è stato aggredito nessuno, abbiamo solo fatto rispettare il domicilio privato, l’incolumità delle persone presenti, tra cui quella del fotografo stesso, e il non intralcio delle operazioni dei vigili del fuoco. Va sottolineato che eravamo in una proprietà privata e se fosse successo qualcosa a quella persona, vista la situazione, la responsabilità sarebbe stata nostra. Ad aggravare le cose il fatto che, di fronte al malore di una signora del circo che è svenuta per la paura e mentre tutti erano impegnati a soccorrerla, abbiamo visto che le venivano scattate delle foto, con grande maleducazione. Da qui la reazione e la volontà di allontanarlo”.

Situazione che è tornata alla normalità nel giro di poco tempo. La zona è stata messa in sicurezza.

 

 

 


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