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Rilanciare Tema, progetto che unisce
piccoli e grandi comuni europei

ORTEZZANO - Fermani: "ha costi molto bassi, si basa sulla collaborazione reciproca per costruire il nuovo popolo d'Europa coinvolgendo i cittadini in modo attivo"

di Alessandro Giacopetti

Si è svolta nella serata di venerdì 20 luglio al centro polifunzionale Ortensia ad Ortezzano una serata conviviale tra produttori, amministratori locali, rappresentanti delle pro-loco e gruppi folklorici. Sul tavolo, il rilancio del progetto TEMA, acronimo di Trans European Municipality Association, che coinvolge Italia e altre 5 nazioni: Austria, Polonia, Romania, Slovenia, Ungheria.

Ideatore del progetto è Giancarlo Fermani, che tra le altre cose è componente del consiglio della Camera di Commercio di Fermo. “il progetto presentato stasera ha radici storiche in Europa risalendo al 2001, quando in Ungheria, a Varpalota, è stato costituito un organismo con 100 comuni di 6 nazioni (Italia, ). I Comuni erano i fulcri di questa azione. Tutto fatto grazie al volontariato da parte dei componenti delle pro loco. Abbiamo creato la prima pro-loco ungherese proprio a Varpalota.
L’oggetto è la costruzione del nuovo popolo d’Europa attraverso progetti che partono dal basso, cioè con la popolazione partecipe. Ciò che è stato fatto. Protezioni civili, pro-loco, gruppi folklorici, scuole per conoscerci e sviluppare insieme la collaborazione per costruire relazioni. Noi lo vogliamo fare attraverso il progetto TEMA Trans European Municipality Association, voluto da me, nel 2001 quando ero vicesindaco di Porto San Giorgio come promotore, che ho coinvolto 100 sindaci in Europa. Noi siamo i promotori dell’operazione, leadership che ci viene riconosciuta.
Nel progetto c’è anche Ortezzano, tra i primi comuni a credere nell’operazione. Abbiamo in programma per la metà di settembre a Varpalota la partecipazione ad una fiera da parte delle nostre aziende. La trasferta sarà coperta dai finanziamenti attraverso i fondi che possiamo dare come Camera di Commercio. Saremo ancora in Ungheria l’anno prossimo alle giornate italiane che poi ripeteremo in Austria, in Slovenia, e in altri paesi per far conoscere le nostre specialità enogastronomiche, accompagnate anche dalle danze caratteristiche grazie alla collaborazione con pro loco e gruppi folklorici dei comuni partecipanti. Le prospettive, quindi, per una ripresa di scambi culturali e del confronto destinato ad una maggiore conoscenza reciproca dei partners, ci sono tutti”.

Presente alla serata anche Mario Borroni, presidente Unpli Marche, che aggiunge: “ad ottobre 2017 siamo stati ospiti del Consolato Italiano a Friburgo in Germania, portando prodotti enogastronomici delle nostre aziende, che sono stati molto apprezzati. Per questo a breve realizzeremo altre trasferte all’estero”.

Secondo Francesco Giacinti, in rappresentanza della Regione Marche: “Progetti come questo sono motivo di pubblicizzazione delle bellezze, naturali e di produzioni del nostro territorio. Panorami, qualità della vita, ospitalità della gente, unita alla qualità dell’enogastronomia sono, quindi, il pacchetto che dobbiamo saper vendere all’estero”, conclude Giacinti.

Durante la serata, nel menù curato dalla pro loco di Ortezzano non è mancato l’orto fritto, piatto che ha ottenuto la de.co. (denominazione comunale): un piatto che punta a caratterizzare Ortezzano come la pesca QM. Nasce dalla tradizione agricola della Valdaso ne valorizza la varietà e peculiarità ed è disponibile 365 giorni l’anno. E’ composto, ad esempio, da rosmarino, salvia ed altre erbe aromatiche frutto di un lavoro di selezione di prodotti provenienti esclusivamente dalla Valle dell’Aso.


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