di Paolo Paoletti
“Nonostante il gruppo esista da 15 anni e personalmente faccia parte di questa realtà da 21 anni, l’emozione ogni volta che scendiamo in piazza è sempre la stessa, un misto tra entusiasmo e adrenalina. Basti pensare questi ragazzi sono cresciuti insieme a me. Li ho presi che avevano 11 anni ed oggi sono uomini e donne che hanno portato avanti la passione per la bandiera riuscendo a trovare il tempo per allenarsi e per le prove tra lavoro e università”. Sono le parole del coordinatore degli sbandieratori della Cavalcata dell’Assunta Cristian Cinelli alla vigilia del nuovo spettacolo che debutterà venerdì 27 luglio in piazza del Popolo alle 21.30 ad aprire ufficialmente il calendario delle iniziative della Cavalcata 2018.
Un lavoro di preparazione, studio dei movimenti, delle coreografie, delle luci e dei tanti effetti suggestivi fatto con un altro pilastro del gruppo, Silvia Capancioni. La novità di quest’anno è la storia scelta, quella di Pinocchio e del suo sogno di diventare bambino. Se apparentemente può sembrare un tema insolito, a spiegare il perché non lo sia affatto è lo stesso Cristian.
“Come tutti gli anni abbiamo iniziato a lavorare e prepararci già da metà settembre. Erano in ballo diverse storie. La decisione sul tipo di spettacolo è stata presa all’unanimità dai ragazzi con cui collaboro da 15 anni. Abbiamo voluto fare la scelta narrativa non prettamente medievale per dimostrare al pubblico che con la bandiera si possono raccontare non solo storie di cavalieri”. Uno strumento narrativo a tutti gli effetti: “La scelta è ricaduta su Pinocchio – prosegue Cristian – Lo spettacolo inaugurale è stato quanto mai variegato in passato, legato alle caratteristiche, anche creative, del gruppo più che al tema stesso della Cavalcata. Qualcuno si sarà chiesto come mai Pinocchio invece che la storia di un cavaliere? Vogliamo dimostrare che con la bandiera possiamo raccontare qualsiasi storia. E poi la favola di Pinocchio va ad abbracciare un pubblico di tante generazioni“.
Saranno circa 40 tra sbandieratori e tamburini a scendere in piazza per dare vita al capolavoro senza tempo di Collodi: “La bandiera diventa lo strumento per trasmettere emozioni a chi ci guarda. In questo spettacolo ci sono tanto particolari sicuramente di tipo teatrale, ma è la bandiera a farla da padrona. Grazie alla storia di Pinocchi avremo momenti di dolcezza, di emozioni, di esaltazione del rapporto padre figlio con la figura di Geppetto, ma anche altri personaggi come la Fata Turchina o Lucignolo. Sono stati gli stessi ragazzi a proporre le coreografie. Suggerimenti che si sono uniti al lavoro mio e di Silvia e che hanno portato al risultato che vedrete. Vale la stessa cosa per le musiche, per i costumi di scena, per il colore delle bandiere che cambiano in base al tipo di emozioni (penso al rosso o al nero per la guerra, ecc) tutto è stato condiviso.
Insomma la Cavalcata dell’Assunta non poteva avere una migliore apertura. Prima di Pinocchio spazio anche all’esibizione del tamburini, dei musici della cernita e dei giovanissimi della scuola di bandiera. Una bravura e un successo che ha fatto si che gli sbandieratori avessero a disposizione una seconda data esclusiva per replicare lo spettacolo: il 10 agosto per rivedere e rivivere la magia di Pinocchio.
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