PORTO SAN GIORGIO – Vede per la prima volta il lungomare sangiorgese, dove ha portato anche la sua bella mamma Andreina, e dice “che bei posti” Matteo Negri, appena arrivato nella Marche pronto a vestire i colori gialloblù.
E’ lui il protagonista del primo appuntamento della stagione Poderosa, ospite allo chalet Tropical. Si racconta ed illustra cosa si aspetta dalla sua scelta di entrare a far parte della XL Extralight Montegranaro.
Carta di identità:
Bolognese, 193 cm di altezza, 27 anni tra tre giorni (a detta di chi scrive c’è una velata somiglianza con l’ex fortitudino Gianmarco Pozzecco, con 19 anni in meno!), quindi giovane, ma con il giusto bagaglio di esperienza, vista la crescita nelle giovanili della Virtus e le ben cinque giornate giocate nella massima serie.
Come si descrive:
“Sono un giocatore di intensità, mi reputo uno offensivo, uno a cui piace attaccare il ferro”
Cosa si aspetta dall’esperienza nella Poderosa:
“Ho sentito parlare benissimo della società dal mio compagno Barbante a Treviso (Simone, nativo di Macerata, ex Montegranaro, che Matteo nomina con affetto denotandone le rare capacità di gioco), e per questo non vedo l’ora di calarmi in questa magica atmosfera familiare che mi è stata già descritta”.
Numero di maglia:
“Ancora non posso dare la certezza, ma mi auguro di poter avere il numero 16 stampato sulla schiena, perché è una cifra che mi porto dietro dal mio esordio a 18 anni”
Il rapporto coi nuovi compagni:
“Beh, indubbio dire che con nomi come quello di Valerio (Amoroso) e LaMarshall (Corbett) non posso che esser fiero di vestire i loro stessi colori; inoltre ho avuto modo di giocare con Traini nel raduno nazionale giovanile, quindi sono orgoglioso di essere nel loro team”. Su Corbett, con un bel sorriso ironico, aggiunge: “Sono ben contento di non doverlo marcare più, ed ora invece posso finalmente gareggiare al suo fianco!”
Cosa vuole ottenere in questo campionato:
“Ogni anno mi sembra che il livello della serie A 2 sia sempre più elevato. Io voglio giocare da protagonista, mi sento pronto ad essere una pedina fondamentale del quintetto e per questo mi metterò a servizio del coach Pancotto, che è già di per sé una garanzia di qualità”
Come ha trascorso le sue brevi vacanze:
“Ho fatto un bellissimo viaggio, in compagnia dei miei più cari amici. Siamo stati a Tokio, una meta affascinante, mi è servito per ricaricarmi e per prepararmi con la massima concentrazione e positività a questa nuova esperienza”.
Silvia Remoli
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