Mus-e del Fermano centra un nuovo importante obiettivo: la cena di beneficenza di ieri sera, venerdì 27 luglio, allo chalet “Stella Adriatica” di Porto San Giorgio ha colto nel segno consentendo una significativa raccolta di risorse da destinare al progetto che lavora per l’integrazione, a scuola, tra bambini italiani e stranieri.
“Una partecipazione convinta e condivisa di tante persone” sottolinea il presidente Enrico Paniccià. “Anche quest’anno gran parte del successo di questa raccolta fondi si deve ai produttori di eccellenze enogastronomiche del nostro territorio: dal pane di grani antichi alla pasta artigianale, dal vino alla frutta della Val d’Aso, dal pesce ai salumi, dai formaggi alle specialità dolciarie… Tutto ci è stato offerto gratuitamente per la cena e questo ci fa capire l’estrema attualità del nostro lavoro: portare l’arte nelle scuole come linguaggio universale capace di far confrontare ed accomunare culture ed esperienze diverse. La conoscenza ed il reciproco rispetto sono le chiavi per una società più giusta e migliore. Con Mus-e” prosegue Paniccià “cerchiamo di dare il nostro piccolo ma significativo contributo”.
Oltre 150 i partecipanti all’evento charity, per una serata animata dalla musica trascinante ed ironica della Mabo Band che ha giocato e scherzato con i commensali sulle note swing, a cominciare da Blue Moon per festeggiare l’eclissi di Luna.
Mus-e del Fermano chiude quest’anno con un attivo di diversi laboratori artistici offerti gratuitamente ad oltre 320 alunni delle scuole primarie e dell’infanzia. Le prospettive per il prossimo anno sono di confermare ed accrescere il numero dei laboratori. Ma la solidarietà non si ferma qui: tutto il cibo non consumato per la cena è stato devoluto all’associazione “Il Ponte” come del resto fu fatto anche in occasione della cena dello scorso anno che riscosse un bel successo (leggi articolo).
“Siamo grati allo staff dello chalet Stella Adriatica per la professionalità, l’impegno e la condivisione di un progetto che merita attenzione e partecipazione. Noi ce la stiamo mettendo tutta, e i risultati” conclude Paniccià “si vedono.”
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