E’ stata una festa e tutti sono stati concordi nell’usare un termine improprio per i tanti tagli del nastro di soluzioni emergenziali e provvisorie dei mesi scorsi. Lo studentato Unicam inaugurato oggi nelle vicinanze del campus universitario donato dalle Province Autonome di Trento e Bolzano e il land del Tirolo è una struttura definitiva e ampliabile. Le due province hanno stanziato per quest’opera oltre 4,5 milioni di euro e il land austriaco del Tirolo 333mila euro. All’appuntamento erano presenti con il rettore Claudio Pettinari e il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi, il sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Salvatore Giuliano, il commissario straordinario alla ricostruzione Paola De Micheli, il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui.
“Siamo immensamente grati – ha detto il rettore Pettinari – al Trentino e al suo presidente Ugo Rossi che con la provincia di Bolzano e il land Tirolo hanno donato questi edifici, è un sogno diventato realtà, una richiesta di aiuto levatasi forte ed ostinata nei giorni successivi alle scosse che avevano cancellato improvvisamente 1800 alloggi degli studenti, l’aiuto è arrivato oltre ogni aspettativa”.
Il presidente Ugo Rossi si dichiara fortunato di guidare un territorio che ha il privilegio dell’autogoverno: “Autonomia significa responsabilità, l’impegno che ci siamo assunti è coerente con la scelta di investire nel capitale umano e nella conoscenza come motori di sviluppo”.
“Inauguriamo uno spazio straordinario per i ragazzi che vengono a studiare qui – ha detto Ceriscioli – caratterizzato dalla qualità dei materiali, dall’ampiezza dei luoghi, dalla vista sullo splendido paesaggio marchigiano. Noi abbiamo puntato da subito sull’ateneo di Camerino e sul suo rilancio come elemento fondamentale della ricostruzione è per questo che torniamo a chiedere che le università possano diventare soggetti attuatori nella ricostruzione. L’università ha bisogno di tante cose, di spazi per la didattica e di servizi, ma più di tutto ha bisogno di tenere gli studenti che sono l’elemento essenziale. Questa università si e sempre dimostrata di grande qualità sia dal punto di vista dell’accoglienza che della qualità della ricerca e del rapporto con le imprese locali. Per noi oggi è una grande giornata di festa. Nel restituire questi spazi si dà la certezza di poter continuare sull’alta formazione per tutte quelle che sono le necessità del territorio. Ringraziamo quindi per questi doni preziosissimi che contribuiscono a ridare speranza a fiducia per il futuro”.
Il nuovo studentato conta 20 edifici, ognuno dei quali ospita in totale 23 studenti ed è diviso in 4 appartamenti di 100 mq. Ogni edificio ha 1 stanza per studenti disabili. Il costo complessivo del progetto è stato di 9.400.000 euro. I lavori per l’area sono iniziati nel giugno 2017, mentre gli edifici hanno iniziato a prendere forma del settembre 2017. La scelta di edifici a due piani, che si inseriscono al meglio nel contesto paesaggistico e urbano, ha consentito di occupare meno territorio e di ottimizzare i costi su impianti e coperture. I moduli abitativi sono stati realizzati con tecnologie costruttive in legno e con un’attenzione particolare all’efficienza energetica, alla durabilità ed alla sostenibilità ambientale. Tutte le unità stanno portando a termine un percorso di certificazione congiunta “Arca” e “CasaClima Nature”. Tali certificazioni hanno l’obiettivo di garantire sia le prestazioni sismiche, di resistenza al fuoco e di durabilità della struttura in legno sia le prestazioni energetiche e di sostenibilità dell’edificio e dei materiali utilizzati. Le prime case consegnate hanno già superato i test finali di tenuta all’aria e si avviano ad ottenere i certificati finali.
Tra i presenti anche la dirigente dell’ITI “Montani” di Fermo, Margherita Bonanni che ha raccolto la promessa del sottosegretario Salvatore Giuliano di una sua prossima visita al prestigioso Istituto.
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