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Petrozzi punta il dito contro l’amministrazione sangiorgese: “Ecologisti di facciata e cementificatori di fatto”

PORTO SAN GIORGIO - Il consigliere di minoranza: "Agendo a colpi di varianti si stravolge il significato stesso del Piano regolatore che ha senso evidentemente solo nella sua interezza. Meglio sarebbe una variante generale che rispetti il significato d'insieme del piano"

Renzo Petrozzi

“Durante l’ ultimo Consiglio Comunale del 31 Luglio è’ stato approvato l’accordo di programma per la realizzazione del ponte sull’Ete di collegamento con Marina Palmense. Si tratterà di un ponte ciclopedonale dove le macchine non potranno passare. E’ evidente che sarebbe stato assolutamente auspicabile un vero collegamento con Marina Palmense con un ponte carrabile. Ma il Comune ha intercettato un finanziamento europeo che imponeva il ponte ciclopedonale e io ho detto che era comunque meglio così che niente e pur manifestando le mie perplessità non ho votato contro”. Il consigliere comunale Renzo Petrozzi entra nel merito delle decisioni prese nell’ultimo consiglio comunale dal ponte ciclopedonale alle nuove varianti.

“Il problema però – spiega Petrozzi –  è che il Pd attraverso le dichiarazioni del Sindaco e di vari consiglieri, pensa davvero che il ponte non debba essere carrabile, tanto da averlo scritto sul programma elettorale, perchè, dicono sia il Sindaco sia i consiglieri, il Pd ha una vocazione ecologista, è contro l’asfalto, vuole una mobilità dolce e senza inquinamento.  Dichiarazioni che però, in perfetto stile Pd, sono fumo negli occhi per nascondere la sua vera politica. Infatti subito dopo il Pd ha approvato una variante al Piano regolatore che consente a un privato di demolire una casa di 136 mq  in Viale dei Pini per ricostruirne una di 418, triplicandone la superficie. In cambio il privato realizzerà circa 100 m di marcipiedi e di pista ciclabile, ben poca cosa rispetto al mostruoso aumento volumetrico concesso. Non è purtroppo la prima volta che un fatto del genere accade. Anche lo scorso anno è stata approvata una variante al piano regolatore che consente al privato, stavolta in zona centro -sud, un grande aumento di volumetria anche in quel caso con poco o nulla in cambio per la collettività. L’impressione che si dà alla cittadinanza con questo genere di operazioni è quella che l’amministrazione Pd persegua gli interessi dei privati e non l’interesse pubblico come invece dovrebbe fare. Inoltre agendo a colpi di varianti si stravolge il significato stesso del Piano regolatore che ha senso evidentemente solo nella sua interezza. Meglio sarebbe una variante generale che rispetti il significato d’insieme del piano.
La morale di tutta la faccenda è molto semplice. Da una parte gli amministratori Pd affermano che mai e poi mai avrebbero fatto un ponte sull’Ete carrabile perchè loro sono dei veri ecologisti che amano le piste ciclabili, l’aria pura, i fiori e gli uccellini. Dall’altra agiscono ripetutamente a colpi di varianti al piano regolatore con grandi aumenti di volumetrie con conseguenti enormi colate di cemento nella nostra città non certo a vantaggio dell’interesse pubblico, in perfetta linea coi dettami del Pd renziano che butta fumo negli occhi dei cittadini per nascondere la sue reali intenzioni”.


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