RisorgiMarche, il ritiro di Jovanotti a Cesolo:
«Questa è vera promozione»

SAN SEVERINO - Il cantante ha preparato la scaletta con Neri Marcorè a Villa Teloni. L'Unione Montana Potenza Esino Musone ringrazia il direttore artistico e si candida per ospitare il festival il prossimo anno

Jovanotti e Neri Marcorè

Non si è ancora spento il clamore creato dal concerto di Lorenzo Jovanotti  domenica scorsa all’abbazia di Roti. L’ ultimo appuntamento di RisorgiMarche ha richiamato secondo gli organizzatori 70mila persone. Una folla oceanica che, oltre a partecipare all’evento, da giorni posta sui social foto, video e impressioni. Lo stesso sta facendo ininterrottamente lo stesso Jovanotti che non smette di dare risalto al concertone tra i monti maceratesi.
I fari puntati non hanno potuto che far bene al territorio e alle sue eccellenze. Tra queste Villa Teloni a Cesolo di San Severino, una delle più belle dimore storiche del maceratese e già appartenuta al noto economista settempedano Francesco Coletti. La location ha aperto le porte al noto artista e a Neri Marcorè per ospitare il “ritiro” pre-concerto dell’ultima tappa del festival. Prima dell’incontro con i 70mila spettatori del mega evento ospitato all’abbazia di Roti, all’interno della Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito, il cantante Lorenzo Cherubini e l’ideatore di RisorgiMarche hanno provato la scaletta dei brani per più di due ore, insieme agli altri componenti della band. Con loro anche il bassista compositore ascolano Saturnino, il chitarrista Riccardo Onori, il percussionista Leo Di Angilla e il trombonista Gianluca Petrella. «Aver visto comporre la scaletta del concerto e aver coccolato per alcune ore i protagonisti di un evento di solidarietà unico nato per la rinascita dei comuni colpiti dal terremoto ci ha riempito veramente di orgoglio e allegria – sottolinea l’imprenditore Sandro Teloni –.

Abbiamo accolto con grandissimo entusiasmo un gruppo di artisti straordinari per un’esperienza unica e indimenticabile per tutti noi che ha fatto conoscere la nostra stupenda regione, le Marche, a turisti e vacanzieri facendo parlare del nostro territorio e di uno dei suoi gioielli più belli come la Riserva del monte San Vicino e del monte Canfaito in tutta Italia. Saremo sempre pronti ad aprire le nostre porte ad eventi del genere. Questa è la vera promozione di cui abbiamo bisogno».
E c’è anche chi si prepara già per il prossimo anno.
«Grazie a Neri Marcorè per aver ideato il festival RisorgiMarche ed averlo riproposto quest’anno in modo originale ed efficace per valorizzare e riportare sotto i riflettori i nostri territori ancora feriti dal sisma. Di fronte ai tanti problemi che affliggono il processo di ricostruzione e al comprensibile sconforto che talvolta colpisce i cittadini e gli stessi amministratori, RisorgiMarche ha rappresentato per tutti una boccata di aria fresca. Per molti, soprattutto giovani e famiglie, è stato un modo per scoprire le nostre bellezze naturali, i nostri borghi e il loro patrimonio artistico. La speranza è che, affascinati e incuriositi, possano tornare per poter rilanciare le nostre comunità e il nostro territorio montano che, altrimenti, rischierebbe l’abbandono e lo spopolamento. Offro fin da ora la disponibilità di tutti i Comuni membri dell’Unione, ed in particolare di quelli che nelle prime due edizioni non sono stati coinvolti, ad ospitare gli eventi della prossima edizione del Festival».
Così il presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, Matteo Cicconi, in una lettera di ringraziamenti indirizzata al direttore artistico di RisorgiMarche, Nerì Marcore, e a quello esecutivo, Giambattista Tofoni, oltre che al presidente della Regione Marche e ai sindaci del territorio.

 


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