Il Rotary Club Fermano-Alto Sibillini ha scelto Servigliano come cornice per la sua conviviale d’estate. Occasione per partecipare anche allo spettacolo “Genesi… L’inizio, la creazione, la vita” all’interno delle manifestazioni della 50a edizione del Torneo Cavalleresco Castel Clementino.
Il neo presidente Gianluca Vecchi ha voluto invitare i colleghi presidenti Rotary (Rotary Ancona, Vincenzo Caputo Barucchi; Rotary Porto San Giorgio- Riviera adriatica, Maria Luisa Savini; Rotary Montegranaro Giuseppe Corvari) offrendo loro, e a tutti i soci intervenuti, all’interno dell’ex convento di Santa Maria del Piano dei Frati Minori Osservanti, un incontro con la dottoressa Paola Pierangelini, profonda conoscitrice dei costumi medievali e rinascimentali, e una sfilata con alcuni degli abiti del Torneo. Va ricordato che il Rotary Club Fermano-Alto Sibillini ha sede proprio nell’ex edificio religioso.
Dopo i rituali inni (del Rotary, dell’Europa e dell’Italia), Vecchi ha salutato i presenti dando poi la parola al sindaco Marco Rotoni. Al termine, il microfono è passato alla dottoressa Pierangelini che, con l’ausilio di immagini, ha spiegato con estrema cura gli abiti femminili, maschili e da bambino del Quattrocento e del Cinquecento italiano, molti dei quali tratti dai quadri di Carlo Crivelli, Pisanello, Salimbeni, e altri grandi artisti del tardo Medio Evo e primo Rinascimento. Dalle parole e dalle foto si è passati poi alla originale sfilata. Tra i vestiti indossati per l’occasione uno era quello realizzato dalla stessa Pierangelini.
La folta comitiva si è poi trasferita in una delle taverne aperte per il Torneo, gustando i cibi tratti dalle ricette del tempo e introdotti e spiegati dalla stessa Pierangelini. Al termine del convivio, i rotaryani hanno preso posto sulle gradinate della piazza di Servigliano/Castel Clementino per godere dell’originale spettacolo incentrato sul linguaggio artistico della bandiera e realizzato dalla compagnia G.A.M.S. (gruppo Alfieri e Musici storici di Servigliano).
«Una serata piacevole e interessante – ha commentato Vecchi – che ci sprona a ritrovare i legami con la nostra storia dandoci elementi, specie nel campo della moda, per dire, come già sosteneva Giuseppe Verdi, che il futuro ha un cuore antico».
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