di Sandro Renzi
La gestione di Riva Fiorita passa in mano ai privati. Il comune ricorrerà ad un avviso pubblico per individuare un soggetto interessato a gestire la storica villa. O meglio, solo il primo e secondo piano, dal momento che il pino terra continuerà ad essere occupato dal museo del mare. Il via libera all’operazione è arrivato dalla giunta Loira che ha fissato per ora solo alcuni indirizzi in merito a questa scelta che, a dire il vero, girava nell’aria da un po’ di tempo. “Il comune di Porto San Giorgio è impegnato in politiche di promozione del patrimonio edilizio esistente, pubblico e privato, capaci di attivare processi di sviluppo culturale, sociale ed economico della città. In quest’ottica si inserisce l’interesse dell’amministrazione a riqualificare l’immobile villa Riva Fiorita” così si legge nella delibera. L’obiettivo è quello di permettere una migliore fruizione degli spazi dove dovranno svolgersi “attività culturali, orientamento e formazione professionale, attività didattiche in genere, al fine di accrescere, anche indirettamente, il numero di presenze e frequentazioni nel territorio comunale”. Queste le motivazioni che hanno spinto l’esecutivo di Loira a dare in gestione la struttura. I due piani che dovrebbero passare in mano ai privati, sono da tempo inutilizzati e necessitano di alcuni interventi di manutenzione. Stessa situazione per il parco, privo di un custode che svolga le attività di apertura e chiusura dello stesso. La concessione, oltre ad avere per oggetto il primo e secondo piano della villa, prevede, come già accaduto per il Giardino d’estate, l’obbligo di custodia del giardino di pertinenza ma anche la manutenzione ordinaria del verde. “Rimane integra la facoltà di utilizzo del parco da parte del comune sia direttamente che indirettamente. Si precisa che dal 20 luglio al 31 agosto di ogni anno le sale del primo piano dovranno essere messe a disposizione del comune per attività espositive e simili iniziative”.
La durata della concessione: sarà pluriennale e comunque pari a quella necessaria ad ammortizzare le spese investite per ricondurla all’uso progettualmente proposto. La delibera fissa anche l’importo del canone di concessione: 1.500 al mese oltre iva. Per l’uso dell’immobile sono previsti infine canoni di concessione che potranno essere definiti solo successivamente all’individuazione dell’offerta migliore.
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