La storia, brutta, del furto con raggiro (questa volta solo tentato, per fortuna) agli anziani, si ripete: delle donne, fingendosi per conoscenti di un familiare, dopo un appostamento per controllare i movimenti in entrata e in uscita, suonano al citofono e si fanno aprire da un anziano. Poi mentre una distrae l’inquilina, l’altra sgattaiola nelle camere e fruga dappertutto. E così è andata ieri pomeriggio in casa Morese, dove il coordinatore comunale di FdI vive con i familiari. E la nonna.
“E’ andata proprio così. E meno male che i vicini, attenti, sono entrati mettendo di fatto in fuga quelle donne – racconta l’esponente FdI – io ero uscito da poco, mi sono trattenuto per circa un’ora fuori casa. E mi è arrivata la chiamata di un vicino che mi segnalava la presenza sospetta di alcune donne, una chiamata arrivata anche perché sapevano che in casa c’era mia nonna. Io stavo tornando a casa. Sono entrato e ho trovato mia nonna sotto shock. Sono entrate spacciandosi per amiche di mia madre. E si sono anche fatte offrire un caffè.
Emanuele Morese
La vicina fortunatamente è rientrata dal lavoro poco prima e, trovando il portoncino del condominio aperto, lo ha chiuso. A quel punto due ragazze, che probabilmente stavano facendo da palo, si sono lanciate verso il portoncino sbattendo sulla porta. E hanno detto alla mia vicina che stavano cercando casa. La nostra vicina non si è fatta raggirare e quando ha richiuso il portoncino e si è avviata verso le scale ha notato le due donne che erano da mia nonna fiondarsi verso la strada. Hanno armeggiato nei cassetti ma non hanno trovato nulla. Alcuni anni fa abbiamo subìto un furto e quindi a casa non abbiamo nulla di valore. Come posso non ringraziare i vicini di casa, persone per bene. La loro presenza ha messo in fuga quelle donne. Ringrazio anche i carabinieri che hanno mostrato comprensione e disponibilità. Ma a questo punto lancio anche io un appello a tutti, soprattutto agli anziani. Non aprite la porta a nessuno sconosciuto. Anche noi abbiamo suggerito questo, più volte, a mia nonna. Ma quelle persone sono abilissime a circuire soprattutto la terza età. Tema sicurezza? Non mi va in quest’occasione di fare polemica. E non perché oggi sia capitato alla mia famiglia. Mi batto per la sicurezza da tempo e non scopro certo oggi il problema, ricordo la nostra petizione nemmeno presa in considerazione dal consiglio dove non si è mai affrontato il tema sicurezza. Dobbiamo risolvere questo problema, ogni giorno ne succede una. Attiviamoci tutti, insieme, con gli assessorati alla sicurezza e alle politiche sociali. Una soluzione? Mi verrebbe da ribadire l’importanza di un vigile di quartiere che Loira aveva anche promesso in campagna elettorale. Solo un controllo di quartiere può essere un deterrente vero, non possiamo pretendere di avere un carabiniere o un poliziotto della questura a ogni angolo, per un controllo davvero capillare. La polizia municipale, invece, in questo, può dare una grande mano. Io sono a disposizione dell’amministrazione comunale perché c’è da fare qualcosa in più, e si può fare”.
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