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Da Monte Urano alla Mostra
del cinema di Venezia:
Minervini punta al Leone d’oro

MONTE URANO - Il giovane e talentuoso regista concorre alla 75esima mostra internazionale d'arte cinematografica con il suo "What You Gonna Do When the World’s on Fire?"

Roberto Minervini (foto ANSA)

di Francesca Marsili

Sono tre i registi italiani in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Tra questi una graditissima sorpresa, almeno per le Marche. In particolare, per il territorio fermano.
Roberto Minervini è infatti tra i finalisti. Assieme ai più famosi e affermati Mario Martone e Luca Guadagnini, concorrerà per il prestigioso premio Leone d’oro edizione 2018.
Nato nel Fermano, per la precisione originario di Monte Urano, classe 1970, Roberto Minervini, è regista, sceneggiatore ed autore cinematografico.
Laureatosi in economia e commercio alla Politecnica delle Marche, dopo aver svolto diversi lavori, si scopre desideroso di perseguire la sua vocazione. Una vena artistica, peraltro ereditata da suo padre attore, ma anche rappresentante di commercio. Ben presto va a Madrid e frequenta un dottorato in storia del cinema presso l’università autonoma della capitale iberica. Nel 2000 si trasferisce a New York, dove segue un master alla Columbia University. Attualmente Minervini si divide tra l’Italia e gli Stati Uniti e risiede nel Texas.
I suoi film sono stati presentati e premiati in alcuni tra i maggiori festival del mondo: Cannes, Venezia e Rotterdam.
Dopo alcuni cortometraggi di apprendistato, Minervini ha diretto la sua prima pellicola: “The Passage” del 2011. Il suo secondo lavoro, “Low Tide” del 2012, è stato presentato in concorso nella sezione Orizzonti alla 69ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove ha ottenuto il Premio Christopher D. Smithers Foundation. Il suo terzo lungometraggio, “Stop the Pounding Heart- Trilogia del Texas”, è l’ultimo di una trilogia realizzata in Texas e ha fatto parte della Selezione ufficiale (fuori concorso) del Festival di Cannes nel 2013, ottenendo moltissimi riconoscimenti, tra cui il Premio Speciale della Giuria per il miglior documentario internazionale al Torino Film Festival del 2013 e il David di Donatello come miglior documentario nel 2014. L’anno successivo partecipa, con il ritratto di un’America ai margini Louisiana (The Other Side), alla 68esima edizione del Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard.

Un frame della sua opera in concorso

Questa volta Minervini sarà in concorso alla 75esima Mostra del Cinema di Venezia apertasi ieri e che durerà fino all’8 di settembre. Qui verrà proiettata, nella giornata di domenica 2 settembre, la sua ultima produzione: “What You Gonna Do When the World’s on Fire?” (Che fare quando il mondo è in fiamme?). Si tratta di una collaborazione che vede produttori l’Italia, gli Stati uniti e la Francia con la partecipazione di Rai Cinema.
La pellicola è ambientata a New Orleans, nell’estate scorsa, all’interno della comunità nera della Louisiana. Quella del cineasta fermano è una riflessione – realizzata in bianco e nero e in lingua originale inglese – sul fenomeno del razzismo nell’America del nord. È il racconto di una serie di brutali uccisioni di giovani di colore, da parte delle forze di polizia, che all’epoca, ha scosso gli animi in tutti gli States.
Minervini ha voluto scavare alla radice delle disuguaglianze sociali dell’America contemporanea, concentrandosi sull’irrisolta questione razziale nei confronti degli afroamericani. “What You Gonna Do When the World’s On Fire” concorre per il Leone d’Oro.


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