Piantagione di cannabis, il pensionato di Amandola in tribunale: «E’ tutto un equivoco, coltivavo la canapa alla luce del sole»

ASCOLI - Al pensionato di Amandola, difeso dall'avvocato Alessandro Mariani, sono stati revocati gli arresti domiciliare: per lui obbligo di firma in caserma per tre volte alla settimana

La cannabis sequestrata

«Un grande equivoco, coltivavo la canapa alla luce del sole per un progetto che sto portando avanti». Si è difeso così, G. R.,  il pensionato di Amandola a cui era stata trovata una piantagione con circa 200 piante di cannabis.

L’uomo assistito dall’avvocato Alessandro Mariani questa mattina si è presentato in Tribunale per la convalida della misure cautelare.  Il giudice Rita De Angelis ha convalidato l’arresto disponendo però l’obbligo di firma 3 volte a settimana al posto degli arresti domiciliari. Si attende anche l’esito degli esami sulle piante sequestrate per verificare la quantità di principio attivo presente che rappresenta in questi casi un elemento decisivo a fini penali. Per la pubblica accusa era presente il pm Cinzia Piccioni.

https://www.cronachefermane.it/2018/09/04/la-polizia-sequestra-600-piante-di-cannabis-e-12-chili-di-marijuana-lanziano-in-manette-era-per-uso-personale-terapeutico-le-foto/210486/


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