Cineteatro Arlecchino, una ferita aperta
Canigola: “Pronti ad affidare la progettazione”

MONTE URANO - Il sindaco ripercorre la situazione della struttura, chiusa dopo il terremoto del 2016, ed ipotizza modalità e tempi dei passaggi necessari per un recupero

di Andrea Braconi

Una ferita aperta: definisce così la situazione del Cineteatro Arlecchino il sindaco di Monte Urano, Moira Canigola, a due anni dal sisma che ne decretò la chiusura. I danni rilevati improvvisamente spensero uno dei motori pulsanti della vita cittadina e polo attrattivo nei confronti del territorio e non solo, sul quale l’Amministrazione comunale aveva puntato molto e con ottimi risultati, sia per la stagione del cinema d’essai sia per quella musicale.

“Avevo iniziato questa attività come assessore, pensavo di potenziarla come sindaco, invece c’è stato questo stop improvviso che ci ha destabilizzato”.

Però?

“I tempi sono ormai maturi, per cui andremo a breve all’affidamento di una progettazione, che dovrebbe durare circa 3 mesi. Poi si andrà avanti con gara, appalto e avremo contezza di quelli che saranno i costi e le modalità. Spero di riuscire a partire all’inizio del nuovo anno con i lavori di ristrutturazione. Ci spero, anche se è tutto estremamente complesso.”

Una complessità che è emersa nell’immediatezza del sisma. Ma quali sono i nodi?

“Oltre al Comune, ci sono circa 40 proprietari diversi, sia del tetto che del piano sottostante, ma alla fine abbiamo trovato un buon clima collaborativo. Ma tutto l’iter è molto faraginoso e si parla anche di importi abbastanza consistenti. Il danno effettivo riguarda in particolare il tetto, fatto da travi in cemento che appoggiano su alcune traversine, ma senza essere fissate. Il timore è che con questo spostamento che c’è stato, quanto queste travi poggiano realmente? Un eventuale terremoto o movimento che la struttura può avere cosa può generare? Questo è ciò che dobbiamo risolvere prima di tutto, per poi adeguare da un punto di vista sismico la struttura, realizzata negli anni ’60. Un adeguamento parziale è stato fatto con la ristrutturazione, con i lavori alla platea. Il resto va riverificato ed adeguato.”

Quindi, priorità alla progettazione.

“Sarà molto importante e lì vedremo con precisione ciò che dobbiamo fare e che tipo di intervento. Finora siamo andati con ipotesi e con uno studio di osservazione. Mi auguro che tra settembre e ottobre venga dato l’incarico.”

I soldi, d’altronde, ci sono.

“In parte è finanziato, intendiamo farlo con l’assicurazione che dobbiamo riscuotere e che riguarda i danni subiti con il terremoto.”


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