di Andrea Braconi
Nulla da fare: i fondi per il Bando Periferie restano al palo. E l’Anci, come annunciato, alza la voce. “Avevamo dato tempo al presidente Conte di approfondire tematiche che necessitavano della sua attenzione ma ora è chiaro che non c’è la volontà di rispettare gli impegni presi – ha affermato in una nota Maurizio Mangialardi, presidente di Anci Marche – e quindi non c’è altra via che la sospensione di ogni relazione istituzionale. Avevamo chiesto che il Governo riconsegnasse i fondi legittimamente destinati ai 96 progetti, compresi i progetti che la zona Archi di Ancona, (intervento da 16 milioni di euro), Lido Tre Archi a Fermo (per 9 milioni), il Centro Fiere di Villa Potenza (per 12 milioni), l’intervento a Ponte Armellina e l’edilizia pubblica a Canavaccio in Urbino (per 6,5 milioni) e la riqualificazione a Pesaro tra via dell’Acquedotto e la stazione con sottopasso dei Cappuccini con la pista ciclo-pedonale (per 6,5 milioni) e così non è stato. Siamo molto amareggiati perché la decisione danneggia la riqualificazione di tante periferie e disattende accordi presi e contratti firmati. Ci attendevamo ben altro senso dello stato e della correttezza”.
Amareggiato Paolo Calcinaro, primo cittadino di Fermo, che proprio ieri aveva manifestato a Cronache Fermane un cauto ottimismo per l’evolversi della situazione (LEGGI QUI). “Basterebbe ascoltare le parole del presidente Conte per capire come il Governo non si può sottrarre dall’impegno – commenta dopo aver ricevuto la notiza -: certo che convocare la conferenza con il punto periferie all’ordine del giorno per poi ritirarlo in sede è un segnale di poca serietà istituzionale nel rapporto con i Comuni. Come Anci andremo fino in fondo, istituzionalmente o giudizialmente”.
Risorse per Lido Tre Archi, Calcinaro più fiducioso: “Presto potrebbe arrivare la nuova norma”
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