Studenti Itet al duomo:
il “Welcome Day” per conoscere la città e avviare una tradizione

FERMO - Dopo la visita guidata della cattedrale, i ragazzi sono stati accolti dall'arcivescovo Pennacchio, con cui hanno dialogato, rivolgendogli domande

di Alessandro Giacopetti

Sono circa centocinquanta gli studenti delle prime classi dell’istituto superiore Itet “Carducci-Galilei” di Fermo che hanno visitato questa mattina la cattedrale del capoluogo nell’ambito della seconda edizione del “Welcome Day”.

I ragazzi sono partiti alle 8.30 dalla sede dell’istituto scolastico per raggiungere, a piedi, il centro storico e il Girfalco. Ad accompagnarli, oltre alla dirigente scolastica, Cristina Corradini, i docenti Balestrini, Franciosi, Lupoli, Maurizi, Segatori e Vallasciani.

Una iniziativa fortemente voluta dalla dirigente che ne ha descritto i diversi significati: “Vorremmo che questo appuntamento possa diventare una tradizione e che possa rappresentare, al contempo, un cammino verso la città, l’incontro tra studenti del primo anno, la conoscenza del territorio, la prospettiva turistica legata all’indirizzo di studi ed infine, ma non meno importante, l’augurio di un buon inizio anno scolastico“.

Alle 9.30 una guida turistica ha presentato ai ragazzi la storia del duomo, partendo dal periodo romano e dal tempio dedicato a Giove. Poi, suddivisi in tre gruppi, gli studenti hanno visitato la cattedrale. Quindi il professore di religione, Stizza, ha suonato un paio di brani all’organo.

In attesa dell’arcivescovo Rocco Pennacchio accompagnato da don Michele Rogante, il docente Giuseppe Lupoli ha definito il “Welcome Day” come un momento che associa  l’aspetto culturale e conoscitivo della cattedrale alla creazione di un gruppo e alla conoscenza di una personalità importante del territorio.

Non è una iniziativa scontata – ha spiegato la dirigente scolastica Corradini – E’ un messaggio ai ragazzi, allargato alla presenza dei docenti e dei genitori che sono stati invitati. Tutti noi abbiamo bisogno di costruire relazioni positive e significative; l’amicizia è positiva e alla base della convivenza quotidiana, seppur fatta di impegno. In una situazione di amicizia, l’acquisizione del sapere si associa alla crescita della persona nella sua interezza“.

Il Vescovo Rocco Pennacchio e la dirigente scolastica Cristina Corradini al duomo di Fermo

E’ stato, quindi, Monsignor Rocco Pennacchio a rivolgersi agli studenti: “Cattedrale deriva dalla presenza della cattedra, dalla quale il vescovo dirige la diocesi. Quella del Fermano oggi conta circa 300 mila abitanti. Se anticamente l’arcivescovo aveva un ruolo di potere, oggi è inteso come una guida. Per questo deve avere una visione di insieme della diocesi, per poi essere pronto a servirla. Sebbene io mi vesta come un prete, con il colletto bianco, ho anche qualcosa in più: la croce che porto al collo segnala la centralità dell’annuncio del Vangelo. L’anello significa che, a seguito della mia nomina, io sono sposato con la diocesi di Fermo”.

Il Vescovo ha concluso il suo intervento con un augurio:“Dopo l’istruzione voi entrerete nel mondo del lavoro e attraverso il lavoro esprimerete i valori in cui credete”.

Quindi sono stati i ragazzi a rivolgere alcune domande a Monsignor Pennacchio, anche sul piano personale. Il Vescovo di Fermo ha infatti un legame tangibile con la realtà scolastica dell’ITET: nel suo curriculum vitae si può leggere che è un perito commerciale e che ha lavorato in banca per circa 10 anni. Un vero e proprio incontro, quindi, con chi ha persino una conoscenza del percorso di studi attivo al Carducci-Galilei.

Il docente Giuseppe Lupoli mentre rivolge domande al Vescovo Rocco Pennacchio

E’ il secondo appuntamento del Welcome Day – racconta il professor Giuseppe Lupoli – L’anno scorso siamo andati al San Carlo; quest’anno il percorso a piedi guidato nel centro di Fermo è stato rivolto soprattutto ai ragazzi che provengono dai Comuni limitrofi e che conoscono meno il capoluogo di provincia. Avendo l’Itet anche un indirizzo turistico, abbiamo pensato di guidarli alla scoperta di luoghi importanti della città, fino alla cattedrale, dove hanno potuto  conoscere il padrone di casa: l’arcivescovo Pennacchio. Puntiamo a far diventare questa iniziativa una tradizione e a creare uno spirito di gruppo”.

Al termine della visita sono stati organizzati anche dei giochi nel piazza del Girfalco: un quiz su ciò che i ragazzi avevano ascoltato durante la visita guidata e competizioni di tiro alla fune, rubabandiera e il completamento di un puzzle. Il tutto all’insegna di un buon inizio di anno scolastico.

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti