Il Fermano insiste per l’area di crisi complessa: “Vogliamo risposte su infrastrutture, credito e lavoro”

FERMO - Incontro nella sede della Provincia del Tavolo dello Sviluppo e della Competitività al quale ha partecipato per la prima volta anche il presidente di Confindustria Centro Adriatico, Simone Mariani

Si è tenuto nella mattinata del 27 settembre, nella Sala Giunta della Provincia di Fermo, un incontro del Tavolo dello Sviluppo e della Competitività. Si è trattato di un confronto serrato e pieno di contenuti progettuali al quale ha partecipato per la prima volta anche il presidente di Confindustria Centro Adriatico, Simone Mariani.

Ancora una volta è stato ribadito quale opportunità, per le aziende di tutti i settori, e quindi non solo quelle del calzaturiero, possa rappresentare la dichiarazione dello stato di crisi complessa per il nostro territorio. “Dare una lettura positiva di questa azione – commentano i presenti – è sicuramente un passo avanti nella comprensione e nella lettura delle problematiche economiche di un territorio e nelle possibili soluzioni delle difficoltà legate alla crisi strutturale che la nostra economia sta sopportando.

Investimenti, infrastrutture, servizi all’impresa, formazione mirata, ammortizzatori sociali sono sicuramente i punti principali sui quali l’area di crisi complessa dovrà dare una risposta certa e concreta”.

Ma il Tavolo ha affrontato anche ulteriori argomenti che segnano profondamente il nostro tessuto economico, e cioè il credito e la questione del Made in Italy.

Sottolineata l’urgenza di una azione complessiva di governo data la situazione produttiva e sociale che si va sempre più deteriorando e caratterizzata da ulteriori imprese industriali in difficoltà e dal settore artigianato alle prese con l’esaurimento degli ammortizzatori sociali e, quindi, con rischi di chiusura delle attività.

Per tali motivazioni il Tavolo ha stabilito di continuare ad intraprendere azioni ed incontri pubblici proprio per poter ottenere dal MISE, nel più breve tempo possibile, quanto è stato chiesto e cioè di portare a compimento la richiesta di area di crisi complessa e mettere in piedi tutti quegli atti necessari per poter meglio spiegare quelle che sono le necessità del nostro territorio agli Organi centrali di Governo.


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