Il prefetto Maria Luisa D’Alessandro con il questore Luciano Soricelli
di Simone Corazza (foto Simone Corazza)
Festa solenne per la questura di Fermo questa mattina al duomo di Fermo per celebrare il patrono della polizia di Stato, san Michele Arcangelo. Alla presenza delle massime autorità civili e militari del territorio, con in testa il prefetto Maria Luisa D’Alessandro, l’arcivescovo di Fermo ha presieduto la Santa Messa per celebrare il patrono della polizia. Tra i presenti anche il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, la presidente della provincia Moira Canigola e l’assessore regionale Fabrizio Cesetti: “Vorrei ringraziare l’arcivescovo di Fermo, monsignor Pennacchio – le parole del questore Luciano Soricelli – per averci ospitato nella cattedrale e per aver voluto celebrare la santa messa insieme al nostro cappellano. Ringraziamenti a tutte le autorità, al prefetto che ci è stato sempre vicino sia nel periodo di passaggio alla nuova questura che adesso. E vorrei salutare tutte le persone che hanno contribuito in maniera determinante alla realizzazione della nuova questura.
Oggi è la prima cerimonia pubblica dal 17 luglio. Doppia soddisfazione per me: celebrare questa cerimonia e farlo per la prima volta”. Poi il saluto alle organizzazioni sindacali, al personale in quiescenza, e ai rappresentanti dell’Anps. Tra i presenti anche il consigliere comunale delegato al centro storico Luigi Rocchi.
Il questore ha poi rivolto un pensiero “doveroso” ai caduti della polizia e anche delle altre forze dell’ordine. E riprendendo un concetto dell’arcivescovo e del capo della polizia, Gabrielli “esserci sempre, e io aggiungo come esserci. Se la nostra funzione primaria è quella di garantire la sicurezza dei cittadini attraverso la prevenzione e anche la repressione, questo non significa che la nostra esaustiva.
Come dice il nostro capo la nostra attività deve essere un esercizio continuo di ascolto e dialogo nei confronti soprattutto dei più deboli, degli anziani, delle donne, delle scuole. E come dice l’arcivescovo anche questa è una missione per noi. Moltissimi interventi vengono svolti anche nel Fermano su questa linea, di ascolto e dialogo. E quando possibile di risolvere problematiche sulle criticità rilevate. Questo è un dato importante nella nostra funzione che stiamo già svolgendo, e continueremo a farlo perché io credo molto nell’ascolto e nel dialogo”.
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