Un fermano nel Consiglio direttivo della Società italiana di chirurgia. E’ il dottor Giambattista Catalini, direttore dell’Unità operativa complessa di chirurgia all’ospedale di Camerino, che in questi giorni a Roma è entrato nell’organigramma della Sic per il biennio 2018-20. Il rinnovo del direttivo si è tenuto nella capitale, all’interno di quello che è stato definito come il più grande congresso nella storia della chirurgia. Alla Nuvola di Fuksas, circa 3.500 chirurghi italiani ed esteri si sono riuniti per il congresso dal titolo “Saper essere chirurghi: insieme con una sola identità”, che proseguirà fino a giovedì 18 ottobre. Ad organizzarlo sono state insieme la Sic e la Acoi, associazione chirurghi ospedalieri italiani.
Il presidente della Società italiana di chirurgia sarà Paolo De Paolis, il presidente eletto per il biennio 2020-22, proclamato questa mattina, è il prof. Francesco Basile. Nel direttivo, con Catalini, Giuseppe Petrella, Massimo Falconi, Vincenzo Landolfi, Mario Martinotti, Giuseppe Navarra, Micaela Piccoli e Franco Roviello.
“E’ un grande onore per me entrare nel direttivo di questa prestigiosa organizzazione, nell’ambito di un congresso eccellente, con 3.500 medici e la presenza dell’American college of surgeons, la più importante società chirurgica al mondo” commenta Catalini. Il professionista, che è anche consigliere comunale a Fermo, dove è stato candidato sindaco nel 2015, è chirurgo dal 1991, vanta tre specializzazioni, è direttore dell’Unità operativa complessa di chirurgia generale all’ospedale di Camerino, ha svolto attività didattica all’Università Politecnica delle Marche, è tesoriere nazionale Acoi e vicepresidente dell’ordine dei medici di Ancona. Per lui, ora, un prestigioso riconoscimento nella società di riferimento per i medici chirurghi, un ente morale con oltre 130 anni di storia.
P.Pier.
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