
di Alessandro Giacopetti
Si è aperta stamattina in vari luoghi del centro storico di Fermo l’edizione 2018 di Fermhamente che vede protagonisti gli studenti delle scuole del capoluogo in veste di giovani scienziati. Taglio del nastro all’interno del Buc Machinery alla presenza del sindaco Paolo Calcinaro, il direttore scientifico Andrea Capozucca, l’amministratore delegato di Labilia Mauro Labellarte, docenti e collaboratori della manifestazione scientifica. Molteplici i luoghi dove trovare i ragazzi: piazza del Popolo, Caffé Letterario, Conservatorio Pergolesi, palazzo dei Priori, palazzo Azzolino, Museo Miti Montani, teatro dell’Aquila, piccole Cisterne Romane, solo per dirne alcuni.
All’interno del Buc Machinery sono stati gli studenti dell’ITET Carducci-Galilei a presentare il progetto Futuro Presente, città in digitale: un dispositivo tattile 3D caratterizzato dalla riproduzione della piazza del Popolo con tanto di loggiati e palazzi che la contornano, per arrivare alle Cisterne Romane. Dedicato a giovani, meno giovani e ipovedenti con tanto di audioguida che descrive nel dettaglio il luogo.
“Fermhamente è un gioco di parole – ha detto il direttore scientifico Andrea Capozucca – perché vogliamo gente con la mente ferma. Capace, cioè, di affrontare il mondo con consapevolezza e la necessaria conoscenza della tecnologia e della scienza che ci pervade ogni giorno. Avviciniamo la scienza alla gente per renderla comprensibile. Fermhamente non è un festival al quale assistere passivamente ma durante il quale capire i concetti, scoprendoli e sperimentando insieme ai giovani e agli esperti nei vari laboratori. Collaboriamo con le università marchigiane, con le scuole superiori di Fermo oltre al CNR” – ha concluso Capozucca.
Nel corso della mattinata uno dei componenti del comitato scientifico, in rappresentanza dell’Università di Urbino ha chiarito: “Dietro questo festival ci sono le università marchigiane. La scienza è pervasiva della nostra vita e i giovani dovrebbero rendersi conto di questi aspetti. C’è bisogno di sviluppare una mentalità scientifica da parte della popolazione, assorbendo il lavoro di ricerca che le università fanno. La scienza addosso è uno dei temi che sono in programma perché la quantità di aspetti scientifici che portiamo addosso ogni giorno, magari senza saperlo, è molto ampia”.
Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo ha così commentato: “Fermhamente pone al centro la città e gli studenti delle scuole per promuovere Fermo come città degli studi. Fermo ha lati turistici, culturali, ma valorizza anche gli studenti che arrivano da tutto il Fermano. Grande il lavoro organizzativo e di supporto – ha aggiunto Calcinaro – da parte di chi ha capito il valore del festival Fermhamente. Ci sono ragazzi che insegnano ad altri ragazzi facendo loro da esempio. Non a caso l’Unesco ha riconosciuto Fermo all’interno del gruppo delle Learning Cities, città dell’apprendimento”.
Tante le attrazioni e le curiosità visitabili e sperimentabili a Fermhamente. Purtroppo, però, non ci sarà il Wise Mirror del Cnr, una delle principali chicche del fine settimana. Semplicemente specchiandosi sulla superficie riflettente dello strumento, una persona può essere aiutata a migliorare il proprio stile di vita al fine di ridurre il rischio cardio-metabolico. Wise Mirror arrivato rotto, fanno sapere dall’organizzazione. Pertanto il suo specchio non potrà riflettere le immagini delle persone che avrebbero voluto provarne l’efficacia. Fermhamente prosegue fino a domenica 28 ottobre.



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