di Paolo Paoletti
“È passato un mese dall’incidente mortale in Via Diaz e da allora nulla è cambiato. Per i competenti organi comunali è come se nulla fosse successo. La morte di una donna è passata inosservata nonostante, ancora una volta, sia stata richiamata la pericolosità di tale via dalla stampa locale nei servizi che segnalavano l’incidente in cui è morta Adriana Paniccià”. Sono le parole del signor Enzo Zampacavallo, residente in Via Diaz e vedovo della signora Adriana Paniccià, investita un mese fa proprio su quella strada. Una tragedia che ha mosso l’opinione pubblica cittadina. La coppia era amata da tutti e la signora Adriana stimata e conosciuta per la sua grande vitalità e la partecipazione alla iniziative del centro sociale di Villa Vitali.
Oggi, ad un mese da quella tragedia, il signor Enzo, ha trovato la forza per dire la sua, e chiedere che quella strada venga messa in sicurezza una volta per tutte affinchè tragedie come quella che sta vivendo non si ripetano più. Non una sterile polemica, sottolinea nella lettera, ma un invito all’amministrazione e alla polizia locale ad agire: “Nessuno si è minimamente degnato di effettuare almeno un sopralluogo per verificare o monitorare la situazione e ascoltare le esigenze dei residenti di Via Diaz. Tutta la Via, compresa la zona San Giuliano, ha bisogno di una radicale e profonda riqualificazione nel senso della sicurezza senza trascurare gli arredi e la pulizia. Sanno che oltre a Piazza del Popolo e Viale Trento esistono altri rioni e altre Vie che vanno amministrati? O pensano di amministrarli stando seduti davanti ai monitor della tanto decantata video sorveglianza visto che in questi giorni si sono autoincensati decantando attraverso i media i risultati ottenuti sulla sicurezza del territorio Fermano? Intanto però, in Via Diaz, le macchine scorrazzano senza alcun rispetto dei limiti di velocità. Molti automobilisti sono alla guida con il telefono in mano; le macchine sono parcheggiate in divieto di sosta e/o sui marciapiedi; attraversare (anche sulle strisce) è sempre un’avventura, sono pochi gli automobilisti disciplinati che danno la precedenza ai pedoni”.
Il signor Zampacavallo aggiunge: “Tutto questo far west perché non viene controllato e stroncato? Mai e dico mai qualche pattuglia di Vigili Urbani si è soffermata su Via Diaz a controllare il traffico e sanzionare le infrazioni. Perché, nonostante le insistenti e ripetute richieste negli anni dei residenti, non si è mai provveduto a mettere dei dissuasori? Perché si è lasciata degradare così tanto la situazione? La segnaletica, obsoleta e dissestata, va completamente reimpostata e resa più determinata; oggi ci sono segnali poco chiari, posti in maniera direi inutile; tra l’altro, è stata fatta una modifica “sclerotica” che costringe i pedoni, in piena curva, a passare non più sulla banchina laterale della strada ma più verso il centro della stessa e questo per realizzare (sic!!!) due posti per parcheggiare appunto in piena curva. Mi chiedo, che fine ha fatto l’attuazione dei tanto decantati percorsi pedoni sicuri. Che fine ha fatto il progetto di completamento dei marciapiedi mancanti per cui in questi tratti si è costretti a fare un percorso a zig zag da una parte all’altra della strada dove tra l’altro, le banchine sono impraticabili. Mi chiedo perché nonostante varie segnalazioni, i marciapiedi non vengono regolarmente puliti come in altre parti della Città; perché i cassonetti dell’isola ecologica (sic!!!) non vengono sostituiti e/o lavati, lasciandoli sporchi dentro e fuori e per di più nauseabondi”
Il vedovo della signora Adriana conclude: “Quanto sopra non vuole essere una sterile polemica ma, un invito ad agire e soprattutto un riconoscimento a mia moglie vittima innocente della trascuratezza degli altri. L’Assessore Torresi ed il Comandante della Polizia Municipale promuovano un’assemblea con i cittadini della zona dove è possibile confrontarci e raccogliere le richieste di noi residenti; sono pronto e disponibile per fare una passeggiata insieme a loro per illustrare passo passo la realtà di Via Diaz”.
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