Come riconoscere il cyber bullismo
Save the Children e scuole
tra prevenzione e buone prassi

FERMO - Gli alunni della media “Betti” e gli studenti del Liceo “Annibal Caro” del corso di Scienze Umane (classi 2° e 3° D) hanno presentato un lavoro sul tema, mentre gli studenti del biennio dell’Itis “Montani” hanno illustrato una ricerca

Prevenzione e buone prassi per contrastare il bullismo. Sono stati gli obiettivi cui erano diretti gli interventi che si sono avvicendati nel corso del convegno dal titolo “Fermo…ferma il bullismo”, organizzato da Comune di Fermo – Assessorato alle Politiche Sociali, Ambito XIX e Osservatorio Comunale Permanente “Progetto Città amica dei bambini e degli adolescenti”, con la collaborazione di Save The Children, Ombudsman delle Marche, Regione Marche, Anci Marche e Legambiente Marche, che si è tenuto nei giorni scorsi alla Camera di Commercio di Fermo.

Un incontro formativo, che ha visto un apertura il saluto del sindaco Paolo Calcinaro, che ha fatto seguito a quello informativo dell’anno scorso, in cui si è passati ad analizzare esperienze concrete, testimonianze da parte di associazioni e scuole su come affrontare il fenomeno.

E allora: come riconoscere il bullismo ed il cyber bullismo, tema della relazione della professoressa Anna Rosa Cianci, referente regionale di Save The Children per le Marche; l’attività dello sportello Psicologia scolastica negli Isc con la dottoressa Marialaura Pozzo dell’Osservatorio. Tania Ferroni, docente dell’ISC “Da Vinci – Ungaretti” ha presentato il tema “emozionarti…per vincere il bullismo”, mentre Silvia Fasino, insegnante dell’ISC “Fracassetti”, ha presentato il progetto Asur su “Prevenire educando alle life skills dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di 1° grado”.

Importante il contributo delle scuole: gli alunni della media “Betti” hanno presentato un lavoro sul cyber bullismo sotto la guida del dottor Mario Grandoni, membro dell’Osservatorio; gli studenti del Liceo “A. Caro” del corso di Scienze Umane (classi 2° e 3° D) hanno presentato un lavoro sul tema, così come gli studenti del biennio dell’Itis “Montani” che, coordinati dal professor Maurizio Ciotola, hanno illustrato una ricerca sul cyber bullismo.


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